Sempre attivissimo il Comibleo (comitato spontaneo di residenti di ragusa Ibla) che nella settimana appena conclusasi ha preso posizione per esprimere la propria soddisfazione per il nuovo pianoo di mobilità per il quartire barocco ma ha anche usato forti parole di critica per lo spostamento dei cassonetti della spazzatura in siti lontani dalle attività che li producono, “con il rischio che la città antica rischi di trasformarsi in un vero e proprio letamaio”. Per conto di Comibleo, Paolo Ucchino, Franco Mallia e Andrea Ottaviano spiegano “numerosi cassonetti della raccolta differenziata dei rifiuti, assegnati agli esercizi pubblici di Ibla, sono stati spostati e dislocati in siti, lontani dalle attività che li producono e, adesso, risultano utilizzati da chiunque. Ciò provoca inconvenienti igienici, esalazioni maleodoranti, nocumento e disturbo della quiete pubblica, proliferazione di insetti e roditori aggravati dall’assoluta mancanza di lavaggio e sanificazione”.
Pertanto Comibleo ha consegnato una nota al sindaco e al presidente del Consiglio comunale e la stessa sarà trasmessa all’Asp” quindi prosegue “gli esempi più eclatanti sono i cassonetti concentrati sotto le finestre dell’asilo G.B. Marini di corso 25 Aprile, angolo via Montereo, e quelli posti in via San Domenico sottostanti i balconi dell’istituto scolastico Giovanni Pascoli che, dopo la chiusura delle attività, sono anche trainati lungo la scalinata della via S. Domenico e successivamente riportati con grande frastuono al posto assegnato, oltre a tanti altri concentrati in vari punti. Riteniamo che il singolare sistema adottato dal Comune sia in contrasto con le norme: igienico sanitarie che regolano l’attività degli esercizi pubblici”.
Peraltro, concludono i rappresentanti di Comibleo “si crea evidente disparità di trattamento tra utenze domestiche e non domestiche, in contrasto con le norme sul conferimento dei rifiuti, che i cittadini sono tenuti a rispettare nonostante gli angusti spazi disponibili nelle numerosissime modeste abitazioni, e utenze non domestiche libere di utilizzare a tutte le ore del giorno e della notte i contenitori dei rifiuti a loro assegnati che, essendo posti lontano dalle loro attività, creano i prevedibili inconvenienti prima citati ai residenti e persino disappunto dei turisti che non riescono a comprenderne le ragioni”.
Per quanto riguarda invece il nuovo piano di mobilità per Ibla, su cui il comitato dei residenti di dice favorevole, si affema “adesso serve un’ordinanza compatibile con tale scelta della polizia locale”. Comibleo quindi spiega la propria posizione “ avevamo incontrato il vicesindaco Giovanna Licitra la scorsa settimana e ci aveva preannunciato questa iniziativa. Esprimiamo la nostra soddisfazione per il fatto che si adottino provvedimenti tali da limitare al massimo l'accesso degli autoveicoli nella città antica. Allo stesso modo, avevamo convenuto con il vicesindaco che, con l'adozione di questo provvedimento, sia pure da sperimentare, non ci sono più alibi per dire no all’utilizzo del mezzo alternativo all'auto. Il problema è sempre quello di convincerci che è necessario regolamentare l'accesso degli autoveicoli a Ibla e questo provvedimento sembra muoversi nella giusta direzione. Ora – aggiungono Paolo Ucchino, Franco Mallia e Andrea Ottaviano – attendiamo la predisposizione di una ordinanza compatibile con questa scelta e dispiacerebbe che l'ordinanza, di competenza della polizia municipale, possa rendere vana questa interessante iniziativa dell'assessora alla Mobilità urbana alternativa.
Per noi, infine, sarebbe necessario che i due settori siano gestiti da un unico assessore, al fine di evitare visioni diverse dello sviluppo della città antica e di tutta Ragusa. Ci auguriamo che il sindaco possa portare avanti, in modo ottimale, la politica di fare godere Ibla ai turisti e ai cittadini ragusani, soprattutto coloro i quali vi risiedono stabilmente. Il tutto avviene, diciamolo pure, non senza qualche difficoltà in determinati periodi dell'anno”. E al cronista non rimane altro che fare una considerazione relativamente all’ultima frase, ovvero che sia una frecciata nei confronti dell’assessore al centro storico, ma anche alla polizia urbana, Ciccio Barone. Forse non gradito ai cittadini residenti ad Ibla ? (da.di.)