Chiaramonte Gulfi – Un anno, anomalo quanto significativo, che si chiude, ancora una volta, con il segno positivo. Agromonte, l’azienda siciliana specializzata nella produzione di salse e passate a base di pomodoro ciliegino e datterino, registra nel 2020 un fatturato di 25 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al 2019. A dichiararlo è Miriam Arestia, Responsabile Marketing nonché proprietaria insieme alla famiglia dell’azienda ragusana di Chiaramonte Gulfi. Proprio in occasione del workshop CibusLab dedicato al mercato della pasta, delle salse e sughi, organizzato in collaborazione con Iri, Istituto Piepoli, PAC 2000A Conad e Fiere di Parme, Miriam ha fatto il punto sull’andamento di Agromonte: “Nel 2020 il mercato italiano dei rossi si è rivelato estremamente dinamico con un + 13% a valore, favorendo le performance dei vari player e di Agromonte che ha, tuttavia, ottenuto tassi superiori al mercato, con una crescita del + 26% a valore.
Risultati ancora più rilevanti se guardiamo al solo segmento delle salse pronte, nel quale l’azienda ha ottenuto un +19% a valore rispetto ad un +13% dell’intero segmento (fonte: dati Nielsen)”. Anche sul fronte estero, i dati sono incoraggianti. Agromonte prosegue il suo percorso di internazionalizzazione, registrando buone performance ed entrando in nuovi mercati. Questi risultati sono il frutto di una strategia aziendale che punta alla ricerca della miglior qualità e all’innovazione. Fin dalla sua nascita, Agromonte ha scelto di affinare le tecniche tradizionali di trasformazione del pomodoro adattandole alle logiche dei processi industriali all’avanguardia, tendendo pur sempre fede ai tempi e alle modalità tipiche delle pratiche artigianali tramandate dalle famiglie siciliane. Oggi, a fianco della sede principale, sono in costruzione altri due nuovi stabilimenti che consentiranno di avviare nuove linee di produzione.
Il controllo di filiera è un altro dei punti di forza dell’azienda. Con i terreni di proprietà Agromonte riesce a coprire più del 50% del fabbisogno aziendale e circa l’80% del pomodoro trasformato è a chilometro zero, il che consente di lavorare il pomodoro entro poche ore dalla raccolta mantenendo un gusto fresco e proprietà organolettiche pressocché intatte. “Sebbene la pandemia abbia modificato alcuni stili di vita, specialmente quelli in tavola, era previsto un calo fisiologico del mercato dei rossi e i dati 2021, a progressivo, sono, in effetti, in controcifra rispetto all’anno precedente. Questo andamento, però, non ha influenzato le nostre vendite che confermano, in controtendenza, un andamento positivo e a doppia cifra” – conclude Miriam Arestia.