Giardino Ibleo Ragusa, il consigliere comuanle del Pd, Mario Chiavola: la gestione del verde lascia molto desiderare. La sensibilità green del capogruppo democratico Mario Chiavola produce un nuovo intervento pubblico in materia di gestione del verde pubblico cittadino, del quale è competente l’assessore Giovanni Iacono. Questa volta Chiavola, che in passato si era occupato dei tronchi di alberelli rimasti dopo il taglio perchè sostituiti da altre essenze meno infestanti, (ma l’intero Pd ragusano aveva anche lamentato il taglio degli alberi di via Callipari-via Craxi), punta l’attenzione “sulla gestione del verde al Giadino ibleo” che a sua detta “lascia molto a desiderare”. Secondo il capogruppo democratico infatti “l’ingresso principale del Giardino ibleo vede stazionare, dallo scorso 15 aprile, alcune sezioni dei tronchi delle palme buttate giù per salvare le altre dal killer del punteruolo rosso” e pertanto chiede “questo scempio si sarebbe potuto evitare?
Potevano bastare i prodotti antipunteruolo a scongiurare l’abbattimento di alcuni degli alberi storici della villa del quartiere barocco? Chissà. Qualche esperto ci metterebbe la mano sul fuoco. Noi rimaniamo nel dubbio ma non comprendiamo perché queste sezioni di tronco debbano continuare a sostare lungo il viale principale del Giardino. Sembra una assurdità”. Poi Chiavola torna ad insistere su un vecchio leit motiv, chiamando in causa, senza mai nominarlo, Giovanni Iacono, nella sua veste di assessore al verde publico affermando “purtroppo la gestione del verde pubblico, e questa circostanza lo testimonia, continua ad essere portata avanti, a maggior ragione proprio all’interno del Giardino ibleo, con una qual certa approssimazione” e quindi va a parare proprio in quello che potrebbe essere il vero nocciolo della questione. Dice dunque il consigliere dem “lasciando perdere le risibili considerazioni (riferimento alla replica di Giovanni Iacono all’accaduto n.d.r.) secondo cui la gente rimarrebbe volutamente “imprigionata” dentro il Giardino ibleo, è accaduto due volte in una settimana, per dare vita a chissà quale strampalata teoria del complotto, dobbiamo necessariamente evidenziare che, all’interno di quello che rappresenta uno dei principali biglietti da visita della nostra città per i visitatori, le condizioni sono molto sommarie”.
E a questo punto Mario Chiavola chiama in causa anche il recente ripristino, portato a termine dell’amministrazione comunale, della fontana di piazza Duomo, “una realizzazione che merita attenzione e che, però, anche in questo caso, risulta trascurata. Basti pensare che nella parte sommitale sbuca della vegetazione che nessuno ha pensato a estirpare. Insomma, lo vedono tutti quello che sta accadendo a Ibla. E l’assessore al ramo che fa? Invece di fare tesoro delle segnalazioni, contrattacca e cerca di difendere l’indifendibile, sottolineando che il Giardino ibleo è rigoglioso e che non si sono problemi di alcun tipo. Contento lui. Noi speriamo soltanto, invece, per il bene del quartiere barocco, che questa situazione possa cambiare direzione una volta per tutte e che la cura del verde, e non solo, a Ibla possa essere fatta in maniera attenta e competente”. Per inciso ci piace ricordare che il recupero della fontana di piazza Duomo era stato elogiato dal presidente provinciale di Confimprese iblea, Pippo Occhipinti che aveva ringraziato l’assessore ai centri storici Ciccio Barone per l’interessamento.
Occhipinti così ne aveva parlato, da vero appassionato di Ibla “maestosa, austera, suggestiva, abbagliante. Di sera, poi, ha un effetto ancora più accattivante. Un manufatto, la vasca con la fontana d’acqua, di piazza Duomo, a Ragusa Ibla, che costituisce, in qualche modo, l’identità storica di una comunità. La vasca era da tempo degradata con numerose perdite d’acqua offrendo un cattivo biglietto da visita anche in chiave turistica alla scenografica piazza Duomo. Ora la fontana è stata rimessa a nuovo ed è così rinata”. (da.di.)