La tisana al finocchietto è ottima contro il gonfiore addominale e la flatulenza. Il finocchietto o finocchio amaro, è una pianta mediterranea della famiglia delle Ombrellifere che fiorisce da luglio ad agosto. Noto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche oggi, grazie agli olii essenziali e ai polifenoli di cui è ricco, è usato soprattutto in ambito fitoterapico. In modo particolare il finocchio selvatico, o meglio i suoi semi, è usato per preparare e tisane digestive, detossinanti e antifermentative che aiutano a combattere il gonfiore addominale. Ecco tutte le proprietà del finocchietto selvatico: proprietà carminative: il finocchietto selvatico possiede la proprietà di assorbire ed eliminare i gas dovuti a malassorbimento del cibo, combinazioni alimentari sbagliate con formazione di meteorismo; proprietà antispasmodiche: il finocchietto selvatico aiuta a eliminare fastidiose colichette digestive dei bimbi, ed è indicato per chi soffre di dolori epigastrici dovuti a difficoltà digestive; proprietà diuretiche: il finocchietto selvatico aiuta a sgonfiare l’organismo e facilita la diuresi; proprietà detossinanti: per potenziarne l’effetto detox, il finocchietto selvatico può essere miscelato ad altri rimedi erboristici come tarassaco, cardo mariano, carciofo.
Così facendo si migliora il suo sapore e si aumenta il suo effetto drenante e purificante; proprietà galattogene: i semi di finocchietto selvatico aiutano a favorire la montata lattea per le neomamme. Indirettamente i suoi benefici arrivano al bimbo, preservandolo dalle tipiche coliche dei neonati.Utilizzare il finocchietto selvatico in infuso apporta numerosi benefici all’organismo, soprattutto per coloro che lamentano disturbi più o meno gravi al tratto gastro-intestinale: mal di stomaco: chi soffre di dolori epigastrici, mal di stomaco con spasmi, gastrite con bruciori può trovare beneficio da una buona tazza di infuso di finocchietto selvatico, da assaporare dopo i pasti o durante la giornata per predisporre lo stomaco; colite: in caso di irregolarità intestinali, gonfiori, stipsi, diarrea, meteorismo o spasmi, il finocchietto selvatico favorisce la peristalsi intestinale, assorbe gli eccessi di gas, disinfiamma il colon, seda spasmi e dolori; catarro delle vie respiratorie superiori: il finocchietto selvatico svolge un’azione espettorante e secretolitica, aiuta a fluidificare il muco ed eliminarlo.
L’infuso caldo preso alla sera migliora la respirazione e predispone a un sonno ristoratore. In modo particolare il finocchio selvatico, o meglio i suoi semi, è usato per preparare e tisane digestive, detossinanti e antifermentative che aiutano a combattere il gonfiore addominale. Potente depurativo e prezioso antispasmodico la tisana al finocchietto favorisce anche l’espulsione dei gas intestinali. È dunque perfetta da sorseggiare dopo aver consumato un pasto abbondante. Ma come si prepara la tisana al finocchietto? La tisana al finocchietto viene preparata versando in un litro di acqua circa 10 grammi di semi di i finocchietto. Fare bollire e lasciare cuocere per circa tre minuti. Coprire quindi il tutto e lasciare in infusione almeno 10 minuti. Una volta filtrata la bevanda è pronta. Alla tisana al finocchietto possono anche essere aggiunte spezie come cumino o zenzero e qualche goccia di succo di limone. Come dolcificante è consigliato il miele.