ROMA – Per uscire dalla crisi, la ricetta giusta è quella di mettere l’agricoltura al centro di un processo di modernizzazione e digitalizzazione che consenta un aumento di produttività e sostenibilità, puntare sulle aree rurali per porre un argine allo spopolamento delle campagne e fare sistema tra tutte le forze socio-economiche dei territori. E’ questo il messaggio lanciato da Cia-Agricoltori Italiani nel corso dell’Assemblea nazionale. ’’L’impatto della pandemia a livello sanitario, economico e sociale, non consente un approccio ordinario alla situazione. Il Covid – ha detto il presidente Dino Scanavino – ha rimesso in discussione i modelli di crescita e ora la ripartenza dipenderà dalla capacità di interpretare il cambiamento cogliendo tutte le opportunità delle strategie programmate, a partire dai fondi previsti dal Next Generation EU, pacchetto per la ripresa in un’ottica più verde, digitale e resiliente, che destina solo all’Italia oltre 200 miliardi in tre anni.
Risorse ingenti che si collocano nel contesto delle politiche comunitarie definite dal Green Deal, in cui l’agricoltura, in sinergia con le altre forze economiche e sociali, deve essere motore di sviluppo’’. La proposta della Cia si basa essenzialmente su una modernizzazione del settore agricolo, attraverso la digitalizzazione di numerosi processi, che spingano sia a una maggiore produttività che a una sostenibilità più marcata. Occorrono inoltre strumenti orientati a frenare lo spopolamento attraverso politiche di insediamento abitativo, che incentivino il recupero di fabbricati rurali, piccoli centri e borghi. Inoltre, bisogna agevolare lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile agricola, nonchè il ricambio generazionale, anche garantendo l’accesso alla terra.
Per la Cia sono necessarie anche politiche per i servizi alle imprese e alle persone, azioni a favore del turismo rurale e degli agriturismi. ’’L’agricoltura è pronta a esercitare un ruolo da protagonista all’interno di un progetto di rilancio del Paese. Un progetto che prevede un cambio di rotta, con una strategia di sistema condivisa tra tutte le forze socio-economiche espressione dei territori italiani. A tal fine – ha concluso Scanavino -, Cia si candida a essere il promotore attivo di questo processo di cambiamento per uscire dall’emergenza e spingere la ripresa nazionale’’.