Roma, 2 lug. – Con il rientro in ufficio di milioni di lavoratori nella Fase 3, e la restante parte sempre in smart working, le aziende devono affrontare la difficoltà nella gestione degli spazi, nel garantire la sicurezza, nel provvedere alle sanificazioni. Ma, soprattutto, le aziende sono ora impegnate a capire come incidere sul benessere dei dipendenti, provati da forme di stress acuite dai mesi di lockdown. “L’attuale scenario economico impone alle imprese che vogliono andare avanti di essere sempre più competitive. E la competitività si realizza non solo mediante interventi di riorganizzazione o implementazione di strumenti tecnologici sofisticati ma anche, e soprattutto, grazie a dipendenti felici”, commentano Edgardo Ratti e Carlo Majer, co-managing partner di Littler Italia.
“La pandemia, si è visto, ha rafforzato il concetto di sicurezza sul lavoro e di tutela della salute del lavoratore. È verosimile allora ritenere che, nel breve-medio periodo, i pilastri dei piani di welfare aziendale diverranno l’assistenza sanitaria integrativa e tutte quelle forme di lavoro, smart-working capolista, che consentono di riequilibrare la vita lavorativa con quella privata”, spiegano. L’eccellenza nel welfare aziendale è di casa in ab medica. “#distantimauniti è l’hashtag adottato per la nostra comunicazione interna, ulteriormente rinvigorita come l’antidoto più efficace sui social e con constanti aggiornamenti verso i nostri 600 dipendenti”, afferma Elena Spigarolo, communication manager di ab medica. “Per inaugurare l’uscita dalla fase più critica, abbiamo trasformato il nostro consueto evento aziendale in qualcosa di molto speciale, due intere giornate di attività live e on demand. Il nostro ab Saturday&Sunday è stato un ritorno alla socialità virtuale con video, laboratori, momenti live di fitness e yoga, quiz e divertimento con uno spettacolo finale messo in scena dai dipendenti stessi”.
Il Covid19 ha portato una rinnovata attenzione alle persone. “Istituzioni e organizzazioni sono state chiamate in questi mesi ad assolvere un delicato compito, dare alle persone un senso di tranquillità e metterle nelle migliori condizioni per poter continuare a vivere e lavorare”, spiega Simone Silvano Bettini, presidente del fondo Metasalute. “Metasalute ha deciso di contribuire istituendo, con Rbm Salute, un piano sanitario per la copertura delle sindromi influenzali di natura pandemica per tutti i metalmeccanici. Nonostante il declino del virus, abbiamo deciso di estendere il piano sanitario, in scadenza a fine luglio, fino a fine anno”, osserva. Il welfare sta approcciando nuovi metodi con discipline non tradizionali. “Oggi più che mai – dice commenta Simona Santiani, fondatrice di myHARA – emerge la necessità di lavorare con il capitale umano vitale e creativo. Con i 4 pillars del metodo Energyogant, si punta a sostenere l’energia e la vitalità dei dipendenti. È un metodo strutturato in cui i 3 corpi fisico, mentale ed emozionale viaggiano all’unisono: un aiuto per sostenere talento, coraggio e fiducia oggi ancora più richiesti”.
Un’altra attività che le aziende stanno sempre di più implementando è lo yoga. Racconta Susy Galante, founder Yobi Yoga & corporate wellness consultant: “I risultati di una survey condotta tra le aziende clienti dimostrano come lo yoga sia stato efficace nel lockdown e ancora di più in questa fase. Aiuta a gestire lo stress da rientro grazie a un riconoscimento delle emozioni, salva dal disorientamento radicandoti al presente ed è un valido supporto alle performance aumentando il livello di concentrazione”.