Ragusa – Abbiamo l’impressione che l’amministrazione comunale di Ragusa sia incorsa in un ennesimo scivolone dopo quello della riduzione dell’indennità di previdenza integrativa per il personale della Polizia municipale. Infatti con il nuovo capitolato d’appalto relativo ai servizi di pulizia degli immobili comunali si registrerebbe una riduzione delle ore lavorative dei 29 addetti con conseguente decurtazione dello stipendio. La vicenda, denunciata dal sindacato Fisascat Cisl, è stata rilanciata in ambito politico dai due consiglieri comunali del Pd Mario Chiavola e Mario D’Asta che “contestano la scelta dell’amministrazione di Ragusa di ridurre l’orario di lavoro bollandola come decisione inopportuna”.
Spiegano i due dem “fa riflettere l’appello lanciato dalle organizzazioni sindacali sulla ventilata riduzione delle ore lavorative, ogni settimana, per i 29 dipendenti della cooperativa che si occupa del servizio di pulizia degli immobili comunali. Fa riflettere perché mai avremmo pensato che, in un momento come questo, l’amministrazione comunale, nella predisposizione del nuovo capitolato, pensasse di ridurre l’orario di lavoro”. Chiavola e D’Asta proseguono “se le cose stessero davvero così chiediamo all’amministrazione comunale di rivedere al più presto questo passaggio e di intervenire nella maniera più opportuna.
Sembra che all’appello manchi qualche decina di migliaia di euro. Ma non è possibile trovare questa somma tra le pieghe del bilancio? Non è possibile risparmiare in altri ambiti pur di garantire il mantenimento del regime lavorativo, così com’è stato finora, a queste 29 persone? Sinceramente ci chiediamo le ragioni di questa scelta che, ovviamente, finirà con il penalizzare i componenti del personale. La nostra attenzione, dunque, è tutta rivolta ai lavoratori che non si saprebbero spiegare le ragioni di questa penalizzazione. Tra l’altro, stiamo parlando di un settore che, in piena emergenza pandemica, dovrebbe essere, piuttosto, valorizzato e posto sotto attenzione.
Ma, evidentemente, qualcuno a palazzo dell’Aquila non la pensa in questo modo”. Nel contempo Mario Chiavola e Mario D’Asta affrontano il nodo del calcolo dei metraggi che starebbe alla base della inopportuna decisione dell’amministrazione e aggiungono “sono state, tra l’altro, sollevate questioni che hanno a che vedere con i metraggi degli spazi oggetto di intervento. Si vuole verificare, una volta per tutte, questo aspetto? Siamo certi, però, che c’è ancora tutto il tempo per rimediare ed è per questo motivo che chiediamo con forza di invertire la rotta. Non possiamo consentire, anche perché non se ne capirebbe la reale motivazione, che questi lavoratori siano penalizzati.
Politicamente proveremo a muoverci per ottenere le risposte che queste persone meritano”. Ed è il caso di ricordare la presa di posizione di Salvatore Scannavino, segretario territoriale di Ragusa della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa guidata dal segretario generale Teresa Pintacorona, che aveva puntato i riflettori sulla vicenda entrando nei dettagli anche tecnici. Infatti il segretario locale del sindacato aveva ricordato “nonostante si trattasse di un procedimento atteso da tempo abbiamo appreso con notevole stupore che ai lavoratori è stato ridotto il monte ore settimanale da 18 a 15 ore. Infatti, è stato riportato nel capitolato un orario di lavoro non inferiore a 2 ore e 30 minuti giornalieri.
Una circostanza ancora più assurda perché in un momento così delicato per il Paese in cui pare finalmente che stava venendo fuori la valenza dei cosiddetti lavoratori invisibili, considerata anche la riscoperta dell’importanza per la pulizia e la sanificazione in piena emergenza sanitaria, non è ammissibile una simile marcia indietro che, tra l’altro, necessiterebbe una verifica reale dei metri quadri oggetto del servizio visto che quelli riportati già da anni nel progetto tecnico del Comune sono di gran lunga inferiori a quelli reali, metraggi verificati anche e soprattutto dall’attuale azienda che gestisce il servizio”.
Pertanto Salvatore Scannavino aveva concluso “quindi oltre a chiedere di riportare tutto come prima, sollecitiamo l’amministrazione comunale ad attuare una verifica seria e reale delle aree oggetto degli interventi di pulizia. Allo stesso tempo, è opportuno sottolineare il notevole interessamento sulla delicata questione fatta registrare dall’assessore comunale Giovanni Iacono. Siamo, ovviamente, in attesa di fatti concreti perché i lavoratori sono legittimamente in apprensione circa le condizioni lavorative alle quali dovranno essere sottoposti, oltre all’inevitabile preoccupazione reddituale, di per sé già abbastanza esigua”. (da.di.)