Anche la città Siracusa si mobilita in vista delle assemblee indette per mercoledì prossimo dalle 10 alle 11 che coinvolgeranno tutti i lavoratori del comparto del pubblico impiego della Sicilia. All’ordine del giorno delle assemblee che si terranno in tutti i singoli uffici della regione aperte al comparto ed alla dirigenza, sono la mancanza di una serie di rivendicazioni.
Tra queste: la riclassificazione del personale, la sottoscrizione del fondo risorse decentrate, il mancato rinnovo del contratto dei dirigenti, passando per la mancata erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale del comparto e della dirigenza, al riconoscimento degli arretrati del contratto per il periodo compreso tra il 2016 ed il 2018, all’erogazione del saldo del Famp e dell’indennità di risultato della dirigenza del 2018, oltre alla mancata sottoscrizione dei contratti di lavoro individuali dell’area della dirigenza. “Riteniamo sia scaduto il tempo delle promesse da parte della Regione – hanno sottolineato il segretario generale e la responsabile del Dipartimento Enti regionali della Funzione pubblica della Cisl di Siracusa e Ragusa, rispettivamente Daniele Passanisi e Paola Digregorio – chiediamo atti concreti.
Non si può continuare ad attendere ancora per il riconoscimento di diritti dei lavoratori che continuano a garantire il corretto e puntuale funzionamento degli uffici regionali con professionalità e grande spirito di abnegazione”. La mobilitazione segue lo stato di agitazione proclamato dalle segreterie regionali della Funzione pubblica della Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cobas Codir, Dirsi, Sadirs e Siad.