La cistite interstiziale può peggiorare se non si segue una sana alimentazione. Ecco alcuni consigli utili da seguire nella dieta per la cistite interstiziale e la lista degli alimenti da evitare. La dieta per la cistite interstiziale e cronica svolge un ruolo importante: alcuni alimenti, infatti, possono contribuire a peggiorare i sintomi. Un’alimentazione corretta può aiutare a prevenire le infiammazioni tipiche della cistite cronica. La motivazione del peggioramento della sintomatologia è giustificata dal fatto che le sostanze tossiche vengono eliminate con l’urina e il contatto di queste con l’urotelio già compromesso scatena reazioni tipo bruciore e dolore ancora più intenso.
Cistite interstiziale e dieta: alimenti da evitare
latte e latticini: formaggi stagionati, panna acida, yogurt; zuccheri; bevande alcoliche: birra, bibite gassate, caffè, the, succo di mirtilli neri, vino; frutta: agrumi, mirtilli neri, uva, pesche, ananas, prugne, melograno, fragole, succhi derivati da questi frutti, quasi tutta la frutta secca; verdure: fave, fagiolini, cipolle, pomodori;
condimenti-spezie: maionese, cibi speziati, cibi etnici (cinesi, messicani, indiani, tailandesi), salsa di soia, aceto, cioccolata; carne e pesce: in scatola, essiccato, affumicato, acciughe, caviale.
Cistite interstiziale e dieta: alcuni consigli per non cadere in depressione
Una dieta molto restrittiva in molti casi fa sentire chi la segue diverso, limitato, depresso e costantemente malato anche quando sta bene. La depressione abbassa la soglia del dolore e libera sostanze che diminuiscono le difese immunitarie favorendo l’infiammazione. Di conseguenza la dieta severa invece di prevenire l’infezione urinaria potrebbe addirittura favorirla. E’ importante quindi limitarsi all’eliminazione dei soli alimenti verso i quali si sia appurato il reale effetto irritante. Una dieta rigida inoltre, impedisce di apportare importanti nutrienti all’organismo già debilitato da lunghe terapie antibiotiche. Ciò che degli alimenti può irritare è la presenza di ossalati ed il potenziale acidificante. Gli ossalati tendono ad aggregarsi (soprattutto in ambiente acido) formando cristalli di acido urico che possono graffiare le pareti uroteliali infiammando la vescica e provocando l’insorgenza di dolore. L’acidità in una vescica infiammata provoca il peggioramento immediato della sintomatologia (non provoca nulla invece se la vescica è sana).
Cistite interstiziale e dieta: alimenti e sostanze generalmente tollerati:
cioccolata bianca, formaggi non stagionati (crescenza, mozzarella, Jocca, etc), altre verdure e pomodori di produzione propria, meloni, pere, cereali, pane (tranne quello di segale), pasta, patate, riso, carne, pesce, mandorle, anacardi, pinoli, caffé e te decaffeinati, aglio e i condimenti non riportati nella lista precedente.