Dieta green per dimagrire: cos’è e come funziona. La dieta green per dimagrire è un regime alimentare basato sul consumo esclusivo di prodotti vegetali e di origine vegetale, con l’esclusione di tutto ciò che è di origine animale o anche solo derivante dallo sfruttamento degli animali. La dieta green nota come dieta vegana più che una dieta viene considerato uno stile di vita.
Dieta green o dieta vegana: cos’è e come funziona
La dieta green o dieta vegana non ammette a tavola nessun alimento di origine animale e derivati come formaggi, miele o uova poichè sono visti come sfruttamento e maltrattamento degli animali stessi.
Ma si può vivere di solo vegetale? La risposta è sì, purché si studi molto per comprendere al meglio la tipologia di micro e macronutrienti contenuti in ogni alimento, e quali sono i migliori abbinamenti per riuscire ad assimilare il massimo da ogni piatto.
Un grosso errore che fanno molti neofiti, infatti, è partire con grande entusiasmo limitandosi a sostituire gli alimenti di prima, quelli della dieta “onnivora”, con pari quantità di cibi vegetali, semplicemente al fine di raggiungere la sazietà.
Purtroppo, però, è abbastanza evidente che i micronutrienti contenuti in una bistecca di manzo con contorno di insalata mista non possono essere identici a quelli introdotti mangiando solo una più abbondante porzione della stessa insalata.
Mangiare green o vegano non è questione di moda, ma di scelta, per la salute del pianeta a non solo. La dieta green o dieta vegana è ricca di frutta e verdura.
Le combinazioni alimentari della dieta green o dieta vegana servono, quindi, a raggiungere due obiettivi:
massimizzare l’assimilazione di particolari vitamine o minerali
Aiutare la naturale digestione
Riguardo il primo punto, ad esempio, spesso il ferro è un micronutriente carente nelle diete veg: in questo caso, mescolare spinaci e peperoni rossi, oppure fragole e cioccolato fondente, può aiutare ad assimilare una maggiore quantità di prezioso ferro.
Dal punto di vista della digestione, invece, dato che si basa sul fatto che gli alimenti vengono processati anche grazie agli enzimi, la prospettiva vegana si concentra sul non affaticare gli enzimi stessi, facendoli concentrare su una o massimo due macrocategorie di alimenti alla volta.
Esisterebbero, infatti, 5 categorie di massima:
gli amidi, cioè i carboidrati come patate, cereali e castagne;
la frutta, divisa in acida, come agrumi e mele, e dolce, come fichi e banane;
le proteine, come legumi e soia;
i grassi, come avocado e frutta secca;
le verdure, tutti gli ortaggi non amidacei.
Se è vero che gli ortaggi possono essere abbinati con tutti, al contrario mescolare amidi e proteine o frutta acida e frutta dolce, porterebbe al rallentamento della digestione e fastidiosi fenomeni di gonfiore.
Dieta green o dieta vegana: pro e contro
Tra i pro, di sicuro un ottimo apporto di tutti i nutrienti tipici dei vegetali, come acido folico, vitamine del gruppo A e C e molto altro.
Tra i contro, i detrattori pensano sempre alle possibili carenze ma, appunto, le mancanze di una dieta vegana derivano spesso dalla conoscenza parziale dei cibi, delle loro combinazioni e, in generale, di ciò che serve davvero al corpo per stare in salute.
Lo stesso Ministero della Salute nel 2015 ha rilasciato in uno dei suoi Quaderni un focus su “Equilibri nutrizionali di una sana alimentazione”, dove si sostiene che con il giusto grado di conoscenza e con l’aiuto di un medico nutrizionista a supporto, anche la dieta vegana può essere equilibrata e adatta a soddisfare le esigenze nutrizionali dell’individuo. Una dieta, infatti – dal greco “diaita”, cioè “modo di vivere” – è considerata sana se permette di mantenere un adeguato peso corporeo e di non incorrere in patologie ma, anzi, di mantenere il fisico in grado di eseguire le azioni della vita quotidiana, come studio, lavoro e sport.
Una carenza tipica è quella di vitamina B12, perché presente di norma solo in alimenti di origine animale: ecco perché molti vegani hanno necessità di integrarla tramite integratori specifici oppure grazie a superfood come l’alga spirulina, un’alga commestibile naturalmente ricca di B12. Al contrario, però, nessuno pensa mai che una dieta vegana squilibrata e mal gestita possa far ingrassare: invece è proprio così! Chi è alle prime armi con questo regime alimentare tende a pensare che, essendo i cibi di origine vegetale tendenzialmente più “leggeri”, si possa anche eccedere con le quantità. Nulla di più sbagliato: per quanto salutari, i grassi buoni di avocado e frutta secca sono pur sempre lipidi, ergo in quantità smodate portano a mettere su peso in eccesso, così come gli zuccheri e i carboidrati in generale.