Dieta senza lievito, intolleranza e sintomi: cosa mangiare e cosa no. La dieta senza lieviti è una dieta che aiuta ad eliminare i fastidiosi disturbi gastrointestinali, tipici sintomi di una intolleranza al lievito. I sintomi principali di una intolleranza al lievito sono: pancia gonfia o sensazione di pesantezza addominale. Si è soliti in questi casi parlare di intolleranza al lievito, ma occorre fare dei distinguo ben precisi, anche perché questa diagnosi è piuttosto controversa nel mondo medico-scientifico.
Dieta senza lievito: sintomi di intolleranza al lievito
Comunemente una proliferazione di funghi a livello intestinale comporta, in alcuni individui, gonfiore addominale, flatulenza, diarrea (o stipsi), nausea e vomito. Più di rado possono svilupparsi cefalea, dolori articolari, orticaria, rinite, stanchezza ingiustificata, nervosismo. Non va dimenticata poi l’infezione da Candida albicans che conosciamo come mughetto e può svilupparsi nel cavo orale o nell’area genitale. Anche questa condizione può trovare giovamento da una dieta senza lievito.
Dieta senza lievito: cosa mangiare e cosa no
Prima di cominciare una dieta senza lievito è sempre raccomandato chiedere il parere del proprio medico o ad uno specialista dietista o nutrizionista. Il rischio del fai-da-te è quello di eliminare i carboidrati con un pericoloso scompenso energetico, oppure di introdurre cibi apparentemente innocui (come la frutta), che in realtà sono ricchi di zucchero. Una dieta equilibrata deve comprendere 2 pasti principali, la colazione e due spuntini, in modo da permettere un costante senso di sazietà, ed evitare abbuffate che possono aumentare la sintomatologia.
Dieta senza lievito: esempio menù
Colazione: latte di riso o tè verde con fette biscottate o cereali al riso
Spuntino: grissini o crakers
Pranzo: risotto al pesto, trancio di salmone ed insalata condita con limone o aceto di mele
Spuntino: come la mattina
Cena: bistecca di manzo, verdure, 50 grammi di pane azimo.
Dieta senza lievito: cosa mangiare
Per eliminare i sintomi dell’intolleranza al lievito occorre depurare l’organismo per almeno un paio di mesi, ma già dopo 2 settimane, in caso di miglioramento, è possibile reinserire nella dieta alcuni cibi come le patate, frutta non eccessivamente zuccherina e volendo anche qualche prodotto di panificazione, come la pizza. In tal caso però non in abbondanza e non più di una volta a settimana, preferendo quella realizzata in casa con lievito naturale e a lenta lievitazione. A poco a poco si potranno reintrodurre tutti gli altri alimenti. La dieta per l’intolleranza al lievito è e deve essere transitoria. Si tratta di una dieta che aiuta a ridurre i fastidiosi disturbi gastrointestinali.
Dieta senza lievito: elenco alimenti che si possono mangiare
Tutte le carni (pollo, manzo, tacchino, maiale, agnello)
Pesce (e frutti di mare)
Uova
Verdure (da preferire quelle a basso contenuto di amido come peperoni, carciofi, insalate e cavoli)
Olio e Burro (ma non la margarina)
Aglio e cipolla (hanno proprietà antibatteriche ed antifungine, quindi sono perfetti)
Fagioli e lenticchie secchi o freschi (non in scatola)
Limoni e lime
Frutta (con moderazione tutta, ma va evitata quellla più dolce come l’uva, le banane o i fichi)
Avocado
Olive nere
Frutta secca
Caffè, tisane e té escluso quello nero e tutte le bevande pronte già zuccherate)
Dolcificanti naturali (come la stevia, ma non lo zucchero)
Aceto di mele
Pane azimo
Riso, pasta di riso, torte di riso e cereali di riso
Crakers, grissini, fette biscottate e piadine senza lievito
Cereali integrali, preferibilmente freschi
Pasta integrale