Covid Gran Bretagna e variante Delta, verso rinvio aperture. Per contenere la ripresa dei contagi da coronavirus, il governo britannico valuta un rinvio fino a un massimo di quattro settimane per la revoca delle restanti misure restrittive, inizialmente prevista in Inghilterra non prima del 21 giugno. E' quanto confermano fonti alla Bbc. Una quota superiore al 90 per cento dei nuovi casi di coronavirus riscontrati in Gran Bretagna è ascrivibile alla variante indiana, di recente ribattezzata come Delta. Secondo i dati comunicati dalle autorità sanitarie le infezioni giornaliere sono in aumento dal 3 al 6% in tutto il Paese con un tasso di crescita che non si vedeva dalla fine dello scorso anno. Le ricerche riconoscono alla variante Delta un rischio di trasmissione superiore del 60 per cento rispetto alla variante Alpha segnalata per la prima volta del Kent (la cosiddetta “inglese”).
L'ultima fase del percorso di revoca delle restrizioni prevede la fine di ogni limitazione per i contatti sociali. Fonti di Downing Street precisano che non c'è ancora una decisione definitiva e un annuncio è previsto per lunedì con varie opzioni sul tavolo, con quella del rinvio di quattro settimane che è al momento la più accreditata nel mezzo dei crescenti timori per la risalita dei contagi e la trasmissibilità della variante Delta. La proroga delle misure restrittive consentirebbe al programma di vaccinazioni di avere maggiore effetto. "Se guardiamo ai dati oggi, di nuovo abbiamo un aumento dei ricoveri, un aumento dei casi, bisogna avere cautela", afferma il premier Boris Johnson parlando alla Bbc a margine del vertice del G7, confermando che il governo intende "essere cauto" nel decidere se mettere fine alle restrizioni del Covid il prossimo 21 giugno, come era stato deciso prima del nuovo picco di casi di Covid dovuto alla variante Delta. La diffusione della variante Delta è questione "molto preoccupante", ribadisce Johnson, intervistato da Sky News, dicendosi "meno ottimista" di quanto fosse a fine maggio riguardo alla pandemia.
"E' chiaro che la variante indiana sia più trasmissibile ed è anche vero che stanno aumentando i casi ed i livelli di ospedalizzazione -evidenzia – non sappiamo esattamente fino a che punto questo comporterà nuovi decessi, ma è chiaramente una questione molto, molto preoccupante". Riguardo al rinvio, Johnson precisa: "Vogliamo essere sicuri che la road map delle riaperture sia irreversibile, ma non può esserlo a meno che non procediamo con cautela. Vi sono ancora alcuni dati da analizzare, annunceremo la decisione lunedì".