Dieta giapponese o dieta nipponica per dimagrire, benefici. Dieta giapponese perdi 4 kg in una settimana come funziona. La dieta giapponese o dieta nipponica aiuta a restare magri, ca combattere l’obesità e a vivere più a lungo. Quest’ultimo beneficio emerge da uno studio pubblicato sul British Medical Journal. Lo studio è stato effettuato da un gruppo di ricercatori capitanati da Kayo Kurotani del National Centre for Global Health and Medicine di Tokyo. Secondo quanto pubblicato, i ricercatori hanno sottoposto 80 mila individui, di età compresa tra i 45 e i 75 anni, a numerose analisi ed hanno stabilito che seguire la dieta giapponese riduce il tasso di mortalità del 15%. Dallo studio è emerso che in particolar modo l’alimentazione giapponese o nipponica apporta benefici a cuore e arterie, e riduce drasticamente il rischio di ictus e di problemi cardiovascolari. Inoltre in Giappone è difficile incontrare persone obese: infatti solamente il 3% delle donne giapponesi presenta casi di obesità, e il merito è da attribuirsi alla sana alimentazione.
Ma qual è la dieta per vivere più a lungo? Tra i vari alimenti i giapponesi preferiscono quelli freschi e in quantità ridotta; in poche parole i pasti principali della dieta giapponese si distinguono per la qualità e non per la quantità di cibo. Inoltre un altro fattore molto importante è determinato dal fatto che i giapponesi non consumano latticini e assumono quantità ridotte di pane e carne, mentre sono più propensi al consumo di riso, verdure, pesce e frutta fresca. Uno dei piatti principali della dieta giapponese è la colazione, che è costituita da verdure, riso , zuppe e uova, accompagnati dal tè verde, tipica bevanda della tradizione. Quali sono nel dettaglio gli alimenti consumati nella dieta giapponese? Al primo posto troviamo il riso, alimento fondamentale e che nella maggior parte dei casi viene consumato nella variante integrale. Al secondo posto troviamo i noodles una specie di pasta simile agli spaghetti o alle tagliatelle che viene preparata con diversi tipi di grano; la particolarità di questa pasta è che contiene pochi carboidrati. A seguire troviamo la frutta, con con le mele Fuji, i cachi e i mandarini, e il pesce con lo sgombro e il salmone. Per quanto riguarda le verdure, quelle più consumate sono le melanzane, la soia, i fagioli, i funghi, la zucca, le patate e le alghe marine. Infine al posto dei latticini la dieta prevede il consumo di soia, miglio e tofu, che sono ricchi di calcio e proteine e aiutano a contrastare il colesterolo e il diabete.
Benefici per la salute della dieta giapponese.
La dieta giapponese o dieta nipponica secondo diversi studi vanta ottimi benefici quasi al pari della dieta mediterranea contro le malattie cardiovascolari e non solo. Ma vediamo quali sono i benefici della dieta giapponese o dieta nipponica nel confronto con la dieta mediterranea:
riduzione de rischio ictus (22% per la giapponese e 25% per la mediterranea)
riduzione del rischio tumore (27% per la giapponese e 35% per la mediterranea)
riduzione del rischio Parkison (50% per la giapponese e 46% per la mediterranea)
Parlando nello specifico del rapporto tra alimentazione e tumori, la dieta giapponese si è mostrata particolarmente utile nel ridurre il rischio di cancro alla prostata. A confermarlo è uno studio opera di un team del Children’s Hospital Medical Center di Cincinnati pubblicato su Biology and Reproduction.
I ricercatori hanno scoperto che sarebbe in particolare una molecola, nota come Equol, prodotta dall’intestino durante la digestione della soia, a bloccare l’azione del Dht, ormone maschile collegato all’insorgenza di questo tipo di tumore.
Altri studiosi ritengono poi che, anche una volta insorta la malattia, la dieta giapponese (che si caratterizza per essere povera di grassi) possa aiutare a non “alimentare” il tumore e quindi influire positivamente su un decorso più lento. Il fatto che si tratti di una dieta povera di grassi saturi aiuta anche a contrastare le problematiche di tipo cardiovascolare. Secondo i dati presentati nel corso dell'incontro a Roma, non è un caso che il tumore alla prostata abbia un’incidenza maggiore nei Paesi occidentali (negli Stati Uniti è al 40%), mentre in Giappone è decisamente più raro (intorno al 10%). Mangiare fin dall’infanzia cibi che si caratterizzano per il loro contenuto in estrogeni deboli (come i derivati della soia, tofu, germogli, ecc.) aiuta infatti a proteggere la prostata.Vi è poi il discorso longevità e il paese del Sol Levante in questo ci batte. L’aspettativa di vita è infatti di 85 anni per chi segue la dieta giapponese e di 79 anni per la mediterranea (attualmente la persona più anziana al mondo è proprio giapponese, si chiama Kane Tanaka e ha 116 anni).In fatto di diete della longevità vi avevamo già parlato della dieta di Okinawa, sempre giapponese ma caratteristica della più grande isola delle Ryūkyū, e di quella di Valter Longo.
Ma cosa prevede l’alimentazione della dieta giapponese o dieta nipponica per dimagrire, ecco gli alimenti
schema alimentare della dieta nipponica. Di quali cibi si compone la dieta giapponese? Naturalemente non si mangia solo sushi
In questo regime alimentare si consumano principalmente:
riso
soia
tofu
edamame
germogli di soia
verdure (tra cui anche alghe e radici)
spezie
pesce