Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.
Il diabete
Secondo la definizione dell’OMS, i pazienti diabetici corrono un rischio maggiore di complicazioni da Coronavirus. Ma cosa c’è da sapere? Quali sono le precauzioni da adottare?
Sono le persone anziane e quelle con patologie pregresse – quali malattie cardiache, diabete, malattie respiratorie croniche e ipertensione – che sembrano essere più soggette alle complicanze cliniche più gravi rispetto all’infezione da nuovo coronavirus SARS-Cov-2, che causa la COVID-19.
Ciò significa che, in questi pazienti la possibilità di manifestare polmoniti e insufficienze respiratorie è maggiore rispetto ai soggetti sani. Il San Raffaele ha chiesto ai suoi esperti di fare il punto su quanto si può suggerire a chi soffre di diabete, una malattia che colpisce ogni anno oltre 3 milioni di persone in Italia.
Pazienti diabetici e rischio di contagio COVID-19
Per i pazienti diabetici il rischio di contrarre la malattia COVID-19 è lo stesso rispetto alla popolazione generale. Anche se c’è qualche evidenza minore che un quadro di scompenso glicemico marcato possa predisporre ad un maggior rischio, al momento si può affermare che i soggetti con diabete non hanno maggior rischio di infezione. Questo vale sia per il paziente con diabete di tipo 2 che con diabete di tipo 1. “Le conoscenze che abbiamo sulla nuova infezione sono ancora relativamente poche e possono cambiare anche nel prossimo futuro, perciò occorre in ogni caso molta cautela” spiega Lorenzo Piemonti, direttore del diabete Research Institute dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Cos'è il diabete?
Le complicanze per i diabetici in caso di COVID-19
Basandosi sulle informazioni derivate dall’esperienza cinese, sui primi dati del contesto italiano e su precedenti situazioni epidemiche (come la SARS o H1N1) si ha l’evidenza che è più probabile che nei pazienti affetti da diabete la malattia abbia un decorso più grave (polmoniti o insufficienze respiratorie). “Al momento i dati disponibili non permettono di stratificare all’interno dei soggetti con diabete le categorie più a rischio. È più che plausibile che il rischio maggiore sia per i pazienti sopra i 65 anni con presenza di comorbidità quali ipertensione, obesità malattia cardiovascolare, mentre è altrettanto plausibile che le forme severe di COVID-19 siano estremamente rare nei pazienti giovani e pediatrici. Questo, però, non autorizza i soggetti più giovani a non rispettare tutte le indicazioni per la prevenzione dell’infezione” – afferma Piemonti.
Raccomandazioni e accorgimenti per i pazienti diabetici
I principi di base per ridurre il rischio di contagio del nuovo coronavirus per i pazienti diabetici sono gli stessi impartiti dal Ministero della Salute per la restante parte della popolazione. Ovviamente, essendo soggetti particolarmente suscettibili a sviluppare conseguenze gravi, queste regole vanno seguite con la massima attenzione. Oltre alle canoniche 10 regole del Ministero, sono tuttavia da considerare seriamente alcune raccomandazioni aggiuntive come:
non recarsi in luoghi affollati e a più alto rischio di contagio se non strettamente indispensabile
privilegiare il lavoro da casa riducendo così spostamenti e contatti
per i soggetti sopra i 65 anni evitare, nel limite del possibile, di uscire di casa
In caso di sospetto Coronavirus: cosa fare?
I pazienti diabetici, se sospettano un’infezione da nuovo coronavirus, devono seguire le indicazioni della Regione Lombardia:
complicanze del diabete
I cittadini che hanno sospetto di infezione non devono recarsi in pronto soccorso, ma chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45
Oppure chiamare per informazioni generali il numero 1500.
“In ogni caso, i pazienti con diabete di tipo 1 e di tipo 2 che sospettano un’infezione da coronavirus è bene che contattino il proprio diabetologo curante per eventuali modifiche della terapia” conclude Piemonti. (Fonte Istituto Superiore di Sanità)