La lipotimia è una perdita di coscienza improvvisa. Ma quali sono le cause e come si manifesta la lipotimia? Le cause della lipotimia possono essere diverse, vediamo quali. Al capo dell’organismo vi è il sistema nervoso autonomo, in grado di regolare, in maniera indipendente dal controllo volontario, tutte le funzioni vegetative, o per meglio dire, quelle autonome. Qui possiamo notare ben 2 componenti, quali: Sistema nervoso ortosimpatico, che attiva l’organismo. Viene da tutti chiamato “sistema attacco e fuga”, andando a velocizzare la frequenza dei battiti del cuore, la respirazione e la pressione. Sistema nervoso parasimpatico, che tende invece a rilassare il corpo. Questo si attiva durante riposo, digestione e minzione, andando a rallentare i battiti del cuore, il respiro e la pressione. I sistemi sopracitati risultano essere bilanciati tra loro, e tendono a prevalere l’uno sull’altro, in base a quello di cui l’organismo necessita. Il sintomo per eccellenza, legato alla lipotimia, è senz’altro la riduzione del flusso sanguigno al cervello. Questo fenomeno fa sì che vi sia minore ossigeno, per cui il sistema nervoso centrale va a risparmiarlo, insieme allo stato attivo.
La causa alla base di questa riduzione di ossigeno, va ricercata in 2 principali fattori, quali: ridotta frequenza cardiaca e ridotta pressione arteriosa. Queste alterazioni hanno in genere natura transitoria, legata ad ulteriori situazioni, dove è richiesta una reazione preventiva dal sistema ortosimpatico. Se questo succede, allora il parasimpatico permette una riduzione pressoria, provocando elevata debolezza nel soggetto. Un esempio può esser quando ci si alza troppo velocemente dal letto. Queste manifestazioni sono molto più frequenti nei soggetti anziani, visto che il sistema nervoso autonomo opera più lentamente, oppure i vasi leggermente sclerotici, non rispondono in maniera immediata all’impulso. E’ importante non confondere la lipotimia con la sincope, caratterizzata invece dalla perdita di coscienza. Anche alla base della sincope vi sono delle disfunzioni pressorie, però in questi casi, il soggetto subisce una momentanea perdita di coscienza. Vi sono infine, dei casi in cui, la lipotimia viene associata a soggetti con patologie croniche, per sotto intendere una lieve debolezza, ma comunque costante. I sintomi associati in questi casi sono: perdita di peso, febbricola e così via.
La lipotimia cos’è? La lipotimia è una sensazione di improvvisa debolezza che non comporta la completa perdita della coscienza. Tuttavia esistono altre definizioni di lipotimia come breve e parziale perdita dello stato di coscienza con o senza sintomi neurovegetativi. Inoltre in letteratura è possibile trovare un altro termine "pre-lipotimia" per indicare i sintomi prodromi non seguiti dalla perdita dello stato di coscienza. Per questo motivo le recenti linee guida della Società Italiana di Cardiologia suggeriscono di evitare l'utilizzo di questi due termini, sebbene presente ancora in svariati testi di semeiotica, e di uniformarsi alla terminologia internazionale che distingue la sincope dalla presincope. Per pre-sincope o prodromo sincopale si intende l'insieme dei sintomi prodromi a cui può seguire la sincope ovvero la perdita transitoria dello stato di coscienza dovuta ad una ipoperfusione cerebrale acuta. La sincope può anche non essere preceduta dalla presincope.
Come si manifesta la lipotimia? La lipotimia prevede un senso di debolezza, con perdita di coscienza in alcuni casi. Ulteriori elementi che la caratterizzano possono essere: debolezza agli arti inferiori, con improvviso cedimento, tremore; alterazioni alla vista, arrivando ad un velo nero, tipico della scarsa ossigenazione al livello centrale, cefalea, tinnito e fastidi acustici, tipici dell’alterazione alla pressione. Questi sintomi vengono generalmente definiti “neurovegetativi”, in quanto dovuti al sistema nervoso autonomo e quindi non volontari. Quale terapia e quali sono i rimedi contro la lipotimia? La terapia dipenderà dalla causa scatenante. Generalmente, è necessario sollevare le gambe: così facendo, infatti, verrà determinato un aumento del ritorno venoso al cuore, che stimolerà la funzionalità cardiaca.
La prognosi: Infine, la prognosi dipende – come sempre – da vari fattori: dalla velocità nell’iniziare la cura necessaria, dalla gravità della condizione e dalla causa scatenante, oltre che dallo stato di salute e dall’età del paziente. Solitamente, il paziente si riprende senza problemi dopo lo svenimento, ma è sempre bene accertarsi che non vi siano danni causati dalla caduta.