La dieta Lemme è la dieta che si basa su una filosofia alimentare particolare ovvero è la dieta che rifiuta il calcolo delle calorie e promette un dimagrimento ottenuto conoscendo bene i principi biochimici alla base degli alimenti. Secondo il dottor Lemme questa filosofia alimentare promette di far perdere 10 chili in soli 20 giorni. Questa filosofia alimentare una volta ingerito il cibo provoca una reazione all’interno dell’organismo che, se sfruttata nel modo giusto, può portare a perdere peso. Il dottor Lemme consiglia ai suoi pazienti di evitare alcuni alimenti, come il sale, che aumenta il rischio di ipertensione e aumenta l’indice glicemico, ma anche lo zucchero, che stimola l’insulina, ormone che aumenta il grasso corporeo, e il pane. Inoltre è vietato abbinare le proteine con i carboidrati, anche nella stessa giornata.
La dieta Lemme è composta da due fasi: la prima dura 20 giorni e permette di dimagrire 10 kg, la seconda dura 3 mesi e consente di consolidare i risultati raggiunti. Cosa è possibile mangiare in questa dieta? Prima di tutto la carne e il pesce, conditi esclusivamente con spezie, aromi e olio. Il consumo di frutta e verdura invece è limitato. Proprio questo punto ha scatenato accese polemiche in quanto il dottor Lemme sostiene nel suo libro che assumendo anche piccole quantità di carote, vino, dolci, aceto, pomodori o latte, l’organismo reagisce, provocando un aumento di peso di almeno mezzo chilo. Ad esempio per Lemme il pomodoro stimola la produzione dell’insulina, un ormone che porta alla produzione del grasso corporeo.
Secondo molti questi principi renderebbero la dieta decisamente pericolosa. Il basso consumo di frutta e verdura infatti comporterebbe con il tempo una carenza di vitamine e minerali, mettendo a rischio anche l’equilibrio del microbiota, l’insieme di batteri che si trovano nel nostro intestino e che sono fondamentali per la salute. Dunque, prima di intraprendere questa discussa dieta, è bene consultare il proprio medico.