ROMA – ’’Era prevedibile che, essendo il virus esattamente vivo come quando l’abbiamo lasciato, ci saremmo ritrovati di fronte ad un aumento dei casi. L’errore è di chi ha ritenuto di poter dire anzitempo che la questione era già risolta. Il governo non ha mai ritenuto nè sostenuto che la questione fosse risolta, tant’è vero che non sono venute meno in estate le restrizioni’’. Lo ha detto a Radio Cusano Campus il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa.’’E’ evidente che più le persone si muovono in libertà più il rischio si alza – ha aggiunto -. Inoltre, per la sua natura, questo virus si moltiplica in modo esponenziale.
Dai 200 casi dell’estate, si è arrivati a superare 5000, ora dobbiamo fare in modo che si fermi e non cominci a correre come in passato, da qui la decisione di stringere’’. Sulle terapie intensive il sottosegretario ha spiegato: ’’In alcune regioni sono stati creati nuovi posti, in altre non si è adeguato il piano. Credo sarebbe giusto indicare ai cittadini quali sono le Regioni che non si sono adeguate e intanto esortarle ad adeguarsi’’. In merito ai tamponi, ’’abbiamo quadruplicato la capacità di testing rispetto ai mesi scorsi e il numero dei nuovi contagi va rapportato al numero enormemente più alto dei tamponi, va letto in percentuale. Ora entreranno a regime anche i test rapidi’’.
Infine, sulla riduzione del tempo di quarantena, Zampa ha spiegato: ’’Dieci giorni sono ormai, dagli ambienti scientifici e clinici, considerati sufficienti. Ci sono state persone che, per aver avuto un contatto a distanza con un positivo, sono state anche più di 14 giorni in isolamento, anche per le lungaggini delle Asl’’.