Roma – Farsi un tatuaggio fa male alla salute? Cosa succede quando l’inchiostro viene iniettato sotto la pelle?. Ecco cosa rivela uno studio scientifico pubblicato da specialisti della Southern Methodist University, negli Stati Uniti, e pubblicato nel Journal of Applied Physiology. Lo studio è stato condotto su un gruppo di volontari che avevano in comune il fatto di presentare tutti dei tatuaggi di grandi dimensione sul proprio corpo. A tutti sono stati fatti indossare delle speciali uniformi capaci di stimolare la traspirazione e, nel corso della sperimentazione, è stata monitorata la reazione della pelle ai cambiamenti di temperatura. Alla fine dello studio, è stato constatato che le zone prive di tatuaggi presentavano una reazione normale alle uniformi termiche, mentre quelle tatuate erano decisamente meno esposte alla traspirazione. Inoltre, è stato stabilito che la sudorazione della pelle tatuata risultava essere più salata di quella non tatuata. Gli scienziati hanno poi notato che i tatuaggi interferiscono con i processi di sudorazione della pelle, un fatto questo che potrebbe essere considerato come “un effetto secondario potenziale a lungo termine.
Sui tatuaggi e sugli effetti per la salute dell’uomo nel corso degli anni sono stati eseguiti diversi studi. Nel 2017, un altro lavoro dei ricercatori dell’Alma College, nel Michigan, aveva permesso di stabilire che la pelle tatuata è in grado di secernere il 50% di sudore in meno rispetto alla pelle non tatuata, in quanto l’inchiostro si trova ad una profondità compresa tra i 3 e i 5 millimetri sotto il tessuto cutaneo, esattamente in corrispondenza delle ghiandole sudoripare. Gli esperti hanno dunque definito pericolosi i tatuaggi, poiché in grado di peggiorare il la traspirazione e quindi ostacolare il processo di termoregolazione del corpo che di fatto ne impedisce il surricaldamento.