La dieta buddista è tra le diete più ricercate per perdere peso velocemente. Si tratta di uno schema dietetico davvero povero e sicuramente squilibrato: non vengono assunti né grassi né proteine. La perdita di peso è praticamente assicurata vista la drastica riduzione dell’apporto di calorie quotidiano. In generale, visto che l’aumento di peso dipende dallo sbilanciamento tra le calorie introdotte con il cibo e quelle bruciate con il metabolismo basale e l’attività fisica, è evidente che riducendo drammaticamente le calorie introdotte si può senz’altro perdere peso. In ogni caso, l’effetto non sarà né sicuro né duraturo.
Il vero dimagrimento è un percorso lento e progressivo basato su modifiche a lungo termine dello stile alimentare e del livello di attività fisica. Uno schema alimentare tanto restrittivo è anche la prima causa della rapida ripresa dei chili persi, oltre che dell’inutile esposizione a potenziali effetti avversi e rischi: seppur per un breve periodo, di solito 1-2 settimane, mancherà il giusto apporto quotidiano di vitamina A, B, D, ferro e calcio. Ma vediamo quali controindicazione chi non deve assolutamente seguire la dieta buddista per perdere peso. Chi soffre di astenia, anemia e pressione bassa, dovrebbe evitare un regime dietetico così povero.
Inoltre i pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti e ipoglicemizzanti orali è bene che evitino anche di bere la sola tisana dei monaci buddisti, per l’interazione dei componenti con i farmaci che stanno assumendo.