Roma – Il bonus diabete da 500 euro tocca a chi è portatore di diabete mellito sia di tipo 1 che di tipo 2, con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado, corrispondenti ad un’invalidità valutata dal 41% al 50%. Il bonus diabete non spetta a tutti ma ne hanno diritto anche le persone con diabete mellito, insulino-dipendente, con un mediocre controllo metabolico e un’iperlipidemia, ossia con aumento dei livelli di uno o più grassi nel sangue o con crisi ipoglicemiche frequenti, che non ricevono trattamento da normali terapie, e corrispondenti quindi ad invalidità valutata dal 51% al 60%.
Infine, ne hanno diritto anche coloro che soffrono di complicanze del diabete, come la nefropatia, la retinopatia proliferante e la maculopatia, che vengono valutate invalidanti nella misura dal 91% al 100%. Per chi non ne fosse a conoscenza, ecco intanto come richiedere l’invalidità per il Bonus diabete: bisogna inoltrare la certificazione con la diagnosi effettuata dal proprio medico, poi certificata, all’INPS, per via telematica oppure tramite un patronato. Ma vediamo come si può fare la domanda per ricevere il bonus diabete 2020 da 500 euro. Per prima cosa occorre una certificazione del medico curante dello stato patologico dell’assistito.
Il medico di famiglia poi, provvederà all’invio della documentazione medica, per via telematica all’Ente previdenziale. Fatto questo, il paziente riceverà dal medico, il numero di protocollo del certificato medico, che poi dovrà indicare nella richiesta di indennità mensile. Un’apposita Commissione medica Usl, infine, accerterà la presenza della patologia e assegnerà la percentuale di invalidità da riconoscere al richiedente. L’importo per il Bonus diabete 2020 di 517,84 euro, verrà erogato dall’INPS per una durata di 12 mesi. Da ricordare che l’assegno che la persona affetta riceverà, non è soggetto a detrazioni Irpef. Anche per questo caso, ha la possibilità di inviare la richiesta, qualsiasi paziente affetto da diabete mellito di tipo 1 e 2, con delle moderate complicanze, ma anche persone affette da acromegalia, sindrome di cushing e insufficienza corticosurrenale.
A seconda della percentuale di invalidità, sarà la Commissione ad indicare permessi, agevolazioni ed esenzioni per il singolo assistito.