Milano, 15 giu. – "Stiamo iniziando a produrre il vaccino" per Covid-19 "a rischio", già prima degli esiti delle prove di efficacia. "AstraZeneca ha preso un impegno di produrre 2 miliardi di dosi con l'obiettivo di avere un accesso ampio, equo e senza alcun profitto durante la fase della pandemia. Posso dire che il costo del vaccino sarà di pochi euro per distribuirlo. Inizieremo verso fine anno a distribuire ed entro la fine dell'estate avremo i risultati dei test clinici di efficacia. Qualora fossero positivi, faremo il processo regolatorio e immediatamente inizieremo la distribuzione". A fare il punto è Lorenzo Wittum, presidente di AstraZeneca Italia, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3.
"La sperimentazione clinica – sottolinea – è ancora in corso. Fino a che non ci saranno i risultati sull'uomo", dai test "che si concluderanno a settembre, noi non potremo sapere se questo vaccino è efficace". Nella ricerca farmaceutica "funziona così", ricorda Wittum spiegando perchè si parla di scommessa. "Siamo fiduciosi che funzioni – argomenta – Le prime fasi sono andate bene", però in questo momento "siamo nell'ultima fase, quella della sperimentazione su migliaia di volontari per verificare che effettivamente" il vaccino "protegga dal contagio" da coronavirus Sars-CoV-2. I dati, ribadisce, "li avremo a fine settembre. Abbiamo appena concluso la fase I che è la prima fase di sperimentazione sull'uomo. Un comitato indipendente di monitoraggio ha analizzato questo risultato e ha raccomandato all'autorità regolatoria inglese di iniziare la sperimentazione su larga scala. Ovviamente fino alla fine di questa non potremo sapere se il vaccino funziona, però siamo fiduciosi".
"Per l'Europa sono previste 400 milioni di dosi. La popolazione europea è di circa 450 milioni di persone, quindi praticamente tutti – evidenzia il presidente di AstraZeneca Italia – Avremo diverse decine di milioni di dosi pronte prima della fine anno e poi nei primi mesi del 2021 arriveranno il resto delle dosi". Come sarà distribuito "è una decisione che dovranno prendere in Europa. I 4 Paesi dell'alleanza – Italia, Francia, Germania e Olanda – insieme all'Unione europea stanno definendo i meccanismi di allocazione".