Milano, 6 mag. – "E' raro che una donna in gravidanza risulti contagiata e presenti i sintomi da Covid-19. Ma anche quando la futura mamma è positiva al coronavirus, l'infezione non sembra in grado di attraversare la placenta e quindi di trasmettersi al bambino, nè durante la gravidanza nè durante il parto. Anche per questo il parto naturale è la scelta migliore per le mamme positive al virus". Raccomandazioni date dai medici già subito dopo l'inizio della pandemia da Sars-CoV-2, che ora vengono confermate e messe nero su bianco da uno studio italiano pubblicato sul 'British Journal of Obstetric&Gynaecology'.
La ricerca è stata condotta tra l'1 e il 20 marzo e ha coinvolto 42 donne con Covid-19 che hanno partorito nei 6 punti nascita individuati dalla Regione Lombardia come Hub Maternità Covid (Fondazione Irccs Ca' Granda ospedale Maggiore Policlinico, Milano; Asst Fatebenefratelli Sacco, Milano; Asst Papa Giovanni XIII, Bergamo; Fondazione Mbbm-ospedale San Gerardo, Monza; Spedali Civili, Brescia; Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, Pavia). Dal lavoro emerge come, di queste 42 mamme, 24 (57%) hanno avuto un parto naturale mentre 18 (43%) sono state sottoposte a cesareo, anche se "va precisato che per 8 di queste – sottolineano gli autori – si è ricorsi in via precauzionale all'intervento per problemi ostetrici non associati a Covid-19".
Dall'identikit della neomamma Covid-19 – riferiscono dal Policlinico di Milano – emerge che il sintomo principale dell'infezione, e cioè una polmonite, era presente in 19 donne (45%) e che per 7 di loro (37%) è stato necessario somministrare ossigeno, mentre solo per 4 (21%) si è ricorsi al ricovero in Terapia intensiva. In linea generale, si è visto che al momento del parto le future mamme presentavano sintomi lievi come tosse e raffreddore. Per quanto riguarda i nuovi nati, "il dato è rassicurante: solo un neonato è risultato positivo dopo il parto naturale e non ha richiesto un supporto intensivo".
"Il parto naturale è sicuro – commenta Enrico Ferrazzi, direttore dell'Unità di Ostetricia del Policlinico di Milano e primo firmatario dello studio retrospettivo 'Vaginal Delivery in Sars-CoV-2 Infected Pregnant Women in Northern Italy' – Lo studio conferma che il parto vaginale presenta rischi minimi per la mamme e per il nascituro".
"Certamente la soglia di attenzione è sempre alta – precida lo specialista – e insieme alla coppia valutiamo i pro e contro. Ma queste evidenze ci consentono di consigliare questa scelta alle future mamme e di andare incontro al loro desiderio di partorire con un parto naturale".