Dieta e colesterolo alto: i nutraceutici sono veramente efficaci? Se le analisi del sangue rivelano la presenza di alti livelli di colesterolo e dunque se l'ipercolesterolemia è già presente è bene agire subito, ma non c'è la necessità di allarmarsi troppo. Oggi, Infatti, esistono diverse soluzioni in grado di riportare valori entro le soglie limiti. Ecco quali. Per prima cosa basta seguire una dieta, in quanto è una parte integrante per il trattamento da seguire per ridurre i livelli di colesterolo alto.
Cosa mangiare nella dieta contro il colesterolo alto? Nella lotta contro il colesterolo alto sono molto utili le fibre, specie quelle solubili come le pectine, il psillio o il betaclutonato, che, contatto con i liquidi dell'organismo, formano un gel all'interno dell'apparato intestinale. Le fibre riducono l'assorbimento il colesterolo: sono in grado di imbrigliare questa sostanza e quindi limpidi nell'assimilazione. Queste sostanze si trovano in abbondanza in molti alimenti comuni, come legumi, frutta fresca, avena, carote: è sufficiente mangiare due porzioni al giorno di questi cibi per fornire all'organismo la quantità necessaria di fibre.
Se la riduzione ottenuta con la correzione della dieta non è sufficiente per condurre la colesterolemia entro i limiti considerati desiderabili il relazione a livello individuale di rischio e non sussiste l'indicazione al trattamento farmacologico, è possibile ricorrere, in aggiunta alle modifiche alimentare, l'uso di nutraceutici, ossia di alimenti e sostanze naturali che hanno un attività farmacologica e un'azione positiva sulla salute umana. Queste sostanze possono essere assunte attraverso alimenti arricchiti o, ancora, sotto forma di integratori.
Vanno però usate tutti i giorni, altrimenti si torna alla situazione di partenza: senza un trattamento costante, gli effetti benefici calano drasticamente: Ma quali sono i nutraceutici? I nutraceutici ad azione ipocolesterolemizzante più studiate sono quelli che agiscono direttamente sulla modulazione del metabolismo epatico del colesterolo. Ecco quali sono: berberina, una sostanza naturale presente in numerose piante medicinali. E’ in grado di aumentare il riassorbimento del sangue del colesterolo LDL, che viene poi inviato al fegato dove sarà eliminato.
Diminuisce anche il livello di trigliceridi. Monacoline, sostanze ricavate dal riso rosso fermentato.Inibiscono l'enzima epatico che regola la sintesi del colesterolo, dunque abbassano il livello della frazione LDL. Policosanli, una miscela di sostanze estratte dalla cera della canna da zucchero, dalla cera d'api, dalla crusca di riso ed altri vegetali. Flavoni metossilati, una miscela di sostanze usualmente estratte dalla buccia degli agrumi. Sembrano inibire direttamente la formazione di alcune lipoproteine. Gamma orizanolo, un estratto della crusca del riso. Si pensa che agisca prevalentemente diminuendo l'assorbimento intestinale del colesterolo introdotto con l'alimentazione.
Fitosteroli, sostanze naturali presenti in molti alimenti tipici della dieta mediterranea, come cereali, i legumi, gli oli e la frutta, sia fresca che secca. Proteine della soia, che pare siano in grado di ridurre la sintesi del colesterolo a livello del fegato, anche se non tutto il mondo scientifico è d'accordo.