Roma – Il bonus per il diabete viene riconosciuto in base alla gravità è alla percentuale di invalidità che fa scattare varie agevolazioni Inps e prestazioni assistenziali. Il diabete è una patologia invalidante. Proprio per questo motivo lo Stato ha voluto riconoscere anche il diritto a godere di sostegno economico. Questo comporta, non solo l’anticipazione della pensione, ma anche la possibilità di ottenere l’invalidità e in alcuni casi anche l’indennità di accompagnamento. L’assegno per questa indennità di accompagnamento, per il 2019, è pari a 517,84 euro per 12 mesi ed è esente da Irpef.
Ma come si fa ad ottenere il bonus diabete? Il legislatore ha riconosciuto il diritto di un particolare sostegno a coloro che hanno il diabete mellito sia di tipo 1 che di tipo 2, con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado, corrispondenti ad un’ invalidità valutata dal 41% al 50%.Viene garantito il diritto anche alle persone con il diabete mellito, insulino-dipendente, con un mediocre controllo metabolico e un’ iperlipidemia, ovvero con un aumento dei livelli di uno o più grassi (o lipidi) nel sangue (colesterolo o triglicerici) o con crisi ipoglicemiche frequenti, non trattabili con le normali terapie, corrispondenti a un’ invalidità valutata dal 51% al 60%.
Si riconosce, infine, il diritto all’ assistenza anche nel caso di coloro che soffrono di complicanze del diabete, come la nefropatia, la retinopatia proliferante e la maculopatia, che vengono valutate invalidanti nella misura dal 91% al 100%. Ma come si fa a richiedere l’invalidità per il bonus diabete? Ecco tutti i passaggi da seguire nel dettaglio per ottenere il bonus diabete. Il medico rilascerà il numero di protocollo dell’invio che si dovrà allegare alla domanda di invalidità entro 90 giorni dall’invio del certificato. Si può presentare domanda di invalidità all’Inps tramite patronato, tramite contact center al numero 803164, oppure direttamente sul portale dell’Inps con le credenziali dispositive.
Dopo l’inoltro della domanda l’Inps convocherà la persona a visita dinanzi alla Commissione medica, che dovrà valutare lo stato patologico. Bisogna presentare alla visita, documentazione medica aggiornata, attestante il suo stato patologico. La documentazione deve essere aggiornata per ogni patologia di cui la persona soffre. Solo dopo aver ricevuto una percentuale invalidante, si potrà verificare a cosa ha diritto. Se non si ritiene valido il giudizio finale della Commissione medica, ci si può opporre entro 180 giorni dal ricevimento del verbale.