Roma, 14 apr. – Primavera, tempo di allergie. Anche se dimenticate, a causa della pandemia da coronavirus, sono sempre in agguato: colpiscono, infatti, quasi 1 bambino su 2. Come cambiano le allergie respiratorie ai tempi del coronavirus? È la domanda che si è posta l'Osservatorio Paidòss da cui nasce la prima indagine italiana, in collaborazione con Sanità In-Formazione, al via da oggi e che coinvolge circa 7mila pediatri in tutta Italia.
"La vita di migliaia di bambini e adolescenti è cambiata in maniera radicale dopo la chiusura delle scuole e l'appello a restare a casa", sottolinea Giuseppe Mele, presidente Paidòss. "Le allergie respiratorie potrebbero aver subìto dei cambiamenti dovuti alla mutata esposizione agli agenti patogeni, alla riduzione dell'inquinamento ambientale e alla rimodulazione dell'offerta sanitaria con la diminuzione delle prestazioni ambulatoriali. Ed è proprio da questa analisi di cambiamento che Paidòss ha deciso di approfondire il tema delle allergie al tempo del coronavirus per aggiungere informazioni preziose alla conoscenza di tali patologie".
Tra gli aspetti più interessanti, lo studio andrà ad analizzare se si è verificato, da quando è iniziata la pandemia da Covid-19, un aumento o una diminuzione delle richieste di visite o una minore aderenza alle cure per paura di effetti collaterali dei cortisonici inalatori. Attraverso un questionario di 10 domande si chiederà a circa 7mila pediatri (aspettativa di risposta circa 1000 pediatri) se hanno notato un aumento o diminuzione della sintomatologia da rinite allergica o se essi hanno ritenuto opportuno modificare l'approccio terapeutico alle malattie allergiche respiratorie. Si cercherà di capire se la pandemia da coronavirus abbia dato un impulso positivo alla telemedicina e ai consulti medici a distanza. I risultati dell'indagine saranno inseriti nel corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione in esclusiva per Consulcesi Club sulla pneumo-allergologia pediatrica ai tempi del coronavirus, disponibile da giugno 2020.
"Nell'analisi abbiamo tenuto considerato che in questo periodo, – aggiunge Catello Romano, pediatra allergologo, docente del corso Ecm – si confondono i sintomi da allergia respiratoria con la ben più temuta Sindrome respiratoria acuta severa da infezione da CoV-2, questo perchè in Italia la fase epidemica è coincisa con il periodo di fine inverno e inizio primavera". Per questo Paidòss, a beneficio di pediatri e pazienti ha stilato un elenco dei sintomi per riconoscere le malattie allergiche dai sintomi del Covid-19.