La dieta per la cistite si basa principalmente sulla ripartizione di alimenti che si possono mangiare e alimenti da evitare. La cistite è un’infezione non complicata delle basse vie urinarie spesso causata da varie ragioni.Tra le cause principali della cistite c'è la risalita verso la vescica di agenti patogeni di origine fecale, vaginale o uretrale. La cistite colpisce di più le donne tra i 20 e i 40 anni. Ma vediamo quali sono gli alimenti che si possono mangiare e quelli da evitare nella dieta per la cistite. Tra gli alimenti consentiti e raccomandati ci sono verdure, frutta e non solo.
Tra la verdura si può mangiare: cavolfiori, finocchi, carote, lattuga, broccoli, spinaci. Tra la frutta si può mangiare: mirtilli, ribes, kiwi e frutti di bosco che rinforzano le vie urinarie e il sistema immunitario perché sono ricchi in vitamina C. Mangiare anche frutta cotta (preferibilmente pere o prugne). Anche anguria e ananas sono indicati per il loro basso contenuto di sodio, elevato apporto di potassio ed effetto drenante. Inoltre sono consigliate tisane ed infusi ad esempio al timo, disinfettante naturale delle vie urinarie; aglio e cipolla per le loro proprietà antimicrobiche e immunostimolanti; sedano e prezzemolo in virtù della loro azione diuretica; cereali integrali da preferire a quelli raffinati; pesce fresco; formaggi freschi a basso contenuto di grassi; olio extravergine d’oliva a crudo per condire gli alimenti e latte fermentato e suoi derivati, come lo yogurt; oppure fermenti lattici a cicli.
Tra gli alimenti vietati nella dieta per la cistite ci sono: superalcolici e alcolici potenti irritanti di tutte le mucose dell’organismo, vescica compresa; caffè, tè e bevande contenenti sostanze eccitanti il sistema nervoso centrale e ma anche quello periferico come la caffeina presente anche nella cola; peperoncino, pepe e spezie piccanti in generale perché possono agire come irritanti della vescica; formaggi piccanti; dolci come cioccolato, gelati, ecc. perché gli zuccheri semplici facilitano la crescita batterica; bevande zuccherine come acqua tonica, tè freddo, ma anche succhi di frutta, perché contengono naturalmente zucchero anche se riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”;
dolcificanti artificiali (in pastiglie o contenuti in alcuni yogurt, marmellate, prodotti da forno e bibite); succo d’agrumi e fragole che contengono vitamina C ma possono agire come irritanti della vescica; condimenti grassi come burro, lardo, margarine e altri alimenti grassi che possono rallentare la digestione (intingoli, fritture, ecc.); salse come maionese, ketchup, senape; insaccati. Raccomandiamo come sempre di chiedere il parere del proprio medico prima dicambiare le proprie abitudini alimentari se si soffre di patologie importanti e non solo.