Bruxelles, 17 mar. – "Ieri ho parlato con il management di una società di ricerca innovativa europea", la CureVac di Tubinga, in Germania. "Lavorano su una tecnologia promettente per sviluppare un vaccino contro il coronavirus. L'Ue fornisce loro fino a 80 mln di euro e spero che, con questo sostegno, potremo avere un vaccino sul mercato, forse prima di autunno". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un messaggio video pubblicato poco fa su un social network. "Questo potrebbe salvare vite in Europa e anche nel resto del mondo", sottolinea von der Leyen.
CureVac, la società con la quale la politica di Hannover ieri ha tenuto una videoconferenza, insieme alla commissaria alla Ricerca Mariya Gabriel e al vicepresidente della Bei Ambroise Fayolle, è uno spin-off dell'Università di Tubinga. Fondata nel 2000, la società biofarmaceutica ha oggi circa 400 dipendenti ed è all'avanguardia nelle terapie mRna (Messenger Rna). In pipeline ha terapie mRna oncologiche, per le malattie rare e diverse malattie infettive, tra cui l'influenza e la rabbia, a diversi stadi di sviluppo.
La compagnia del Baden-Wuerttemberg, che ha anche una sede a Boston, nel Massachusetts, ha subito un brusco cambio di Ceo l'11 marzo scorso, quando il cittadino Usa Dan Menichella è stato silurato. A sostituirlo è stato il fondatore Ingmar Hoerr, che è tedesco. Menichella, a quanto hanno riferito media tedeschi poi ripresi dalla stampa internazionale, avrebbe partecipato all'inizio di marzo, a quanto hanno riferito media tedeschi citando fonti governative, ad un meeting alla Casa Bianca durante il quale l'Amministrazione Usa avrebbe offerto ingenti somme alla società per avere l'esclusiva sui risultati del lavoro della compagnia sul vaccino per la Covid-19. La presidente della Commissione Europea ha promesso ieri un sostegno a CureVac sotto forma di garanzie Ue ad un prestito della Bei da 80 mln, nel quadro dello strumento di Horizon 2020 InnovFin Infectious Disease Finance Facility.