Roma, 5 mar. – "L'epidemia di coronavirus avrà riflessi negativi sulla natalità in Italia: la ricaduta più grande nel nostro Paese sarà sul sistema economico ed è provato che la natalità risente fortemente della situazione finanziaria nazionale. Dunque potrebbe esserci sicuramente una ricaduta negativa in questo senso". A spiegarlo all'Adnkronos Salute Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene e sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, intervenendo nel dibattito su come l'emergenza Covid-19 trasformerà il futuro dell'Italia.
La denatalità è un problema ormai strutturale nel nostro Paese e le misure di 'allontanamento sociale' che dovranno essere in atto per proteggere la popolazione dal virus, potrebbero avere un impatto anche sugli 'incontri' fra le persone, e quindi anche sulle occasioni per procreare? "Non ci sono evidenze che il nuovo coronavirus possa essere trasmesso per via sessuale – precisa l'igienista – nè che sia presente nei liquidi biologici umani. Però sappiamo che la malattia è nuova e se si cerca di chiedere più di quello che si sa, anche la scienza può incontrare delle difficoltà.
Ad esempio, nello stabilire quale sia il periodo di incubazione, siamo incerti se possa essere anche più lungo di 14 giorni. Quel che è certo è che tramite i baci, si può essere contagiati". Ma più che per motivi legati alla trasmissione fisica del virus, "la natalità rischia di essere influenzata negativamente dai riflessi economici che alcune misure intraprese avranno sul sistema economico italiano", conclude Signorelli.