Roma – E' un'epidemia inarrestabile quella dell'obesità fra i bambini e gli adolescenti, con cifre preoccupanti nel mondo: il numero di ragazzi extralarge è aumentato di ben 11 volte negli ultimi 40 anni, 'lievitando' dagli 11 milioni del 1975 ai 124 milioni del 2016. Il tutto con costi individuali e per la società terribili. E' l'allarme lanciato dal Rapporto 'A Future for the World's Children?', diffuso oggi da una commissione di oltre 40 esperti, nominata da Oms, Unicef e dalla rivista 'The Lancet'.
Un rapporto che racconta il paradosso che pesa sul futuro dei bambini nel mondo: tra degrado ecologico, cambiamenti climatici, malnutrizione, povertà e malattie del benessere, quali obesità e sovrappeso. Grande imputato – secondo il Report – "il marketing commerciale dannoso che colpisce i bambini". A 'bombardare' bambini e adolescenti sono pubblicità e pratiche abusive di marketing che li spingono verso i fast food, le bevande zuccherate, l'alcol e il tabacco. In alcuni Paesi – riferisce il Rapporto – i bambini vedono ben 30.000 annunci pubblicitari solo in televisione in un anno, mentre l'esposizione dei giovani alla pubblicità delle sigarette elettroniche è aumentata di oltre il 250% negli Stati Uniti in 2 anni, raggiungendo più di 24 milioni di giovani. Come dimostrato da diversi studi, "l'autoregolamentazione del settore industriale ha fallito – afferma Anthony Costello, uno degli componenti della Commissione – e non ha frenato la capacità delle imprese di fare pubblicità ai bambini.
Per esempio, nonostante le aziende abbiano firmato un'autoregolamentazione in Australia, solo in un anno di programmi televisivi di calcio, cricket e rugby gli spettatori bambini e adolescenti sono stati comunque esposti a 51 milioni di pubblicità di alcolici. E la realtà potrebbe essere ancora peggiore: abbiamo pochi dati sull'enorme espansione della pubblicità sui social media e degli algoritmi diretti ai nostri bambini".