Il primo passo per correre bene? controllare l’appoggio del piede. L’esame baropodometrico gratuito è offerto da Orthom in occasione della Maratona di Ragusa. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della Maratona di Ragusa 2020, Orthom, centro specializzato nella produzione di ortopedia su misura e main sponsor della manifestazione, ha presentato il servizio che offrirà in occasione della gara podistica: lo screening baropodometrico gratuito.
«Molti runners, soprattutto amatori, non prestano ancora la dovuta attenzione all’appoggio sul terreno. Il 79% di loro, secondo i dati statistici, incorre in un infortunio almeno una volta. E spesso la causa è proprio un appoggio errato del piede e una postura scorretta» spiega Pietro Di Falco, tecnico ortopedico, posturologo clinico e amministratore di Orthom. «Per questo è molto importante non solo effettuare un allenamento mirato e graduale prima di affrontare attività agonistiche ma anche sottoporsi periodicamente a un esame baropodometrico: serve a controllare in maniera precisa e computerizzata l’appoggio del piede, sia in fase statica sia in fase dinamica, e la condizione posturale complessiva. Effettuare un’accurata valutazione podologico-posturale è un valore aggiunto alla propria preparazione atletica».
L’esame baropodometrico gratuito offerto da Orthom sarà disponibile sabato 25 gennaio dalle 16 alle 20 e domenica 26 durante tutta la durata della manifestazione, in zona ritiro pettorali e arrivo (Auditorium San Vincenzo Ferreri – Giardini Iblei). «Durante la corsa i piedi toccano il terreno dalle 50 alle 70 volte al minuto, con una forza da 2 a 4 volte il peso corporeo. Chi corre, soprattutto sulle lunghe distanze, sa bene quanto sia facile andare incontro a un infortunio» continua Pietro Di Falco di Orthom. «Un errato appoggio plantare può inoltre causare patologie come tendinite achillea, fascite plantare, fratture da stress, lesione degli ischio-crurali, cioè i flessori di ginocchio, lesione del muscolo ileo-psoas e della muscolatura del polpaccio. Tutto questo si traduce in uno stop di giorni, settimane o addirittura mesi.
E per chi ama correre non c’è niente di peggio». «Esaminare un atleta post gara è il miglior momento perché vanno a cadere tutti i compensi e, se ci sono problemi, si può valutare il gesto atletico nella sua massima espressione patologica. Per questo abbiamo voluto organizzare una sessione di screening gratuito anche al termine dell’evento così da poter offrire a tutti gli atleti interessati la possibilità di fare prevenzione e migliorare la performance. È un’occasione unica perché dentro gli studi professionali è complesso portare un atleta al massimo stress muscolare e articolare».