Infarto, un batterio intestinale tra le cause e un vaccino per prevenirlo. E’ quanto emerge da una scoperta resa nota sull'European Heart Journal. Secondo gli scienziati italiani il batterio, Escherechia Coli, risulta in circolo nel sangue dei pazienti e presente anche nell'arteria ostruita che causa l'infarto. La scoperta è frutto di una ricerca su 150 persone, guidata da Francesco Violi, Direttore della I Clinica Medica del Policlinico universitario Umberto I. La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di farmaci per l'infarto, ma soprattutto di un vaccino preventivo per gli individui a rischio. Scoperta di un gruppo di scienziati italiani.
Hanno infatti individuato la complicità di un batterio dell'intestino, Escherichia coli, nell'infarto. Il batterio risulta infatti in circolo nel sangue dei pazienti e presente anche nell'arteria ostruita che causa l'infarto. Resa nota sull'European Heart Journal la scoperta è frutto di una ricerca su 150 persone, guidata da Francesco Violi, Direttore della I Clinica Medica del Policlinico universitario Umberto I. La scoperta potrebbe gettare le basi sia per un vaccino preventivo anti-infarto, sia per delle terapie mirate da somministrare in fase acuta. Le altre cause dell'infarto. La causa più frequente di infarto cardiaco è la malattia aterosclerotica delle arterie che portano il sangue a cuore e cervello. Le placche aterosclerotiche, che possono essere localizzate o
diffuse, determinano spesso il restringimento del lume del vaso e si complicano con la formazione di un coagulo sulla loro superficie così da produrre la brusca occlusione. Tra i fattori di rischio lo stile di vita, la sedentarietà, il fumo. Ma anche l'alimentazione, una dieta troppo ricca di calorie e grassi contribuisce ad aumentare il livello di colesterolo e di altri grassi (lipidi) nel sangue, fra le cause più diffuse dell'infarto. Anche l'ipertensione arteriosa e il diabete sono un pericolo per il cuore. Tra i sintomi più importanti ci sono: il dolore al petto di intensità variabile, localizzato al centro del petto e dietro allo sterno, che dà origine a una sensazione angosciante di costrizione come una morsa e dolori più localizzati, che anche in questo caso possono avere sede e durata variabili, che assomigliano di più a un bruciore o a una ferita.