Dieta di Okinawa, cos’è e come funziona. La dieta di Okinawa o dieta giapponese o dieta della longevità. La dieta di Okinawa è una dieta semi-vegetariana con poche materie grasse (meno del 25 % delle calorie totali).
La dieta di Okinawa è la filosofia di vita degli abitanti di Okinawa, l’arcipelago giapponese caratterizzato da una speranza di vita molto elevata (86 anni per le donne e 78 anni per gli uomini). Il 15 % degli ultracentenari (110 anni e più) del pianeta abita ad Okinawa, anche se sull’isola vive solo lo 0,002 % della popolazione mondiale. Come si mangia ad Okinawa? Frutta, verdura, soia, derivati della soia e pesce locale in abbondanza, inseriti in una dieta equilibrata, integrata dall’alga kombu. La quantità di riso è inferiore a quella utilizzata nel resto del Giappone (pure basso nel il consumo di questo cereale). Il pesce consumato è il doppio di quello mangiato rispetto alla media giapponese, anch’essa relativamente alta, addirittura consumato nella prima colazione.
Il consumo di pesce garantisce una buona quantità di Omega 3, i grassi indispensabili all’uomo. La predominanza di pesce e di altri prodotti del mare è comune al resto del Giappone, e origina dal motivo che in passato la carne non veniva utilizzata per motivi religiosi. Anche se, come detto, gli di Okinawa ne mangiano in proporzione superiore, ma senza esagerare con le quantità totali. A Okinawa sono consumate anche carne di maiale e bovina. Uno dei piatti tipici è soki-soba, consistente in una zuppa calda con spaghetti di riso, pezzi di maiale marinato e alga kombu.Molto utilizzato anche il tofu, conosciuto anche come “formaggio di soia”. La longevità sembra essere favorita dalla restrizione calorica e ad Okinawa si mangiano moderate quantità di carboidrati, proteine e una buona dose di Omega 3. Si tratta quindi, in definitiva, di una dieta basata sulla teoria della restrizione calorica (fino a 1100 calorie giornaliere) e con una elevata componente in vitamine, amminoacidi e sali minerali. In definitiva, se vogliamo parlare di una “Dieta Okinawa” questa può dirsi molto simile all’alimentazione dei nostri progenitori. Ossia alla dieta paleolitica.
La dieta di Okinawa porta a dimagrire, anche se no è quello il suo principale obiettivo. Questa dieta permetterebbe di prevenire le malattie croniche e di invecchiare sentendosi in forma. Gli alimenti a bassa densità energetica saziano in fretta, e quindi si perde peso. E’ stato dimostrato che la restrizione calorica aumenta la longevità degli animali e negli uomini essa determina certi benefici a breve termine, come il miglioramento del bilancio lipidico (colesterolo, trigliceridi). Ma vediamo in un esempio di menù giornaliero cosa si mangia nella dieta di Okinawa. Colazione: pane di segale, yogurt bianco, mela, tè. Pranzo : tofu, pasta e fagioli, insalata di funghi, tè. Cena: pesce, riso integrale, cetrioli, arancia, tè. Quali sono i fattori positivi della dieta di Okinawa? I fattori positivi della dieta di Okinawa sono: essendo ricca di proteine e fibre, la dieta di Okinawa fa sentire sazi. Non esistono studi sulla perdita di peso che potrebbe determinare la dieta di Okinawa.
Tuttavia, il consumo di porzioni adeguate di alimenti a bassa densità energetica sazia più in fretta. Si puo’ seguire il programma Okinawa anche quando si va a mangiare fuori. E quali sono i fattori negativi della dieta di Okinawa? I fattori negativi della dieta di Okinawa sono: il dover smettere di mangiare prima di sentirsi sazi alla lunga puo’ diventare frustrante. Devono piacere gli alimenti vegetali (cereali, legumi secchi, frutta, verdura). Il consumo di alghe da parte di persone che soffrono di disturbi alla tiroide puo’ essere dannoso. Non esistono dati scientifici sull’effetto a lungo termine della restrizione calorica, negli esseri umani. Trattandosi di una dieta particolare, la dieta di Okinawa non deve essere seguita senza aver chiesto il parere del proprio medico o di uno specialista, una raccomandazione che facciamo sempre nelle diete pubblicate sul nostro sito. La dieta va sempre elaborata da uno specialista in base alle caratteristiche della singola persona.