Bere tanta acqua fa bene o male ai reni? Secondo alcuni studi bere tanto fa bene alla salute dei reni (in alcuni casi specifici) ed è uno dei segreti per vivere in buona salute mentre per altri bere tanta acqua può far male alla salute dei reni.
Ma vediamo quali sono gli studi e le opinioni di alcuni medici e perché bere tanta acqua fa male o bene alla salute dei reni e non solo. Ecco alcune regole e consigli del dottor Giulio Mingardi, responsabile dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas Gavazzeni Bergamo su come, quando e quanta acqua bere per mantenere in salute i reni, gli organi deputati alla produzione dell’urina. Il nostro organismo, attraverso l’attività “intelligente” dei reni, elimina l’acqua in eccesso e le scorie attraverso l’urina. Quando nell’organismo c’è un eccesso di acqua l’urina è abbondante e assume un colore chiaro, quasi trasparente, perché è più diluita.
Quando al contrario l’urina è poca e ha un colore giallo intenso significa che il corpo è povero di acqua ed è necessario dunque assumerne in maggiore quantità. Dal punto di vista della quantità di urina emessa, non è importante la qualità dell’acqua assunta (del rubinetto, minerale, oligominerale…). La regola è semplice: più acqua si beve (o si assume attraverso gli alimenti) e maggiore sarà la quantità di urina espulsa. Ma quando fa bene bere tanta acqua per la salute dei reni? Secondo il dottore Mingardi bisogna bere più del normale quando si è affetti da calcolosi renale, così da agevolare l’espulsione dei piccoli calcoli presenti negli ureteri. Per prevenire la formazione di nuovi calcoli è necessario bere almeno 2-3 litri al giorno al di fuori dei pasti. Simili quantità sono da bere anche per prevenire le infezioni urinarie e quando si è persa molta acqua a causa di forte sudorazione, vomito o diarrea.
Quando non bisogna bere tanta acqua perché fa male alla salute dei reni? Secondo il dottore Mingardi a volte bere troppo può essere pericoloso. L’assunzione di troppa acqua può essere pericolosa per chi soffre di insufficienza renale, perché i reni non sono in grado di eliminare quella in eccesso. Troppa acqua può essere inoltre pericolosa per chi è in dialisi e per chi soffre di patologie legate al cuore o al fegato in presenza di edemi. Bere tanta acqua secondo uno studio inglese può portare alla "dipendenza" cronica da acqua, per la quale un individuo è portato a fare un sorso anche quando non ha effettivamente sete. Inoltre bere tanta acqua può alterare il benessere dell’organismo, causando disturbi anche gravi tra i quali eccessiva sudorazione, insonnia e sangue più "diluito".
Bere tanta acqua ogni giorno (oltre i due litri) secondo il professor Mark Whiteley, chirurgo e fondatore della Whiteley Clinic di Londra, azzera la capacità del cervello di avvisarci quando superiamo il "limite" consentito dal corpo. L’ossessione da "sorso" può portare quindi a vari disturbi, tra i quali un’eccessiva sudorazione che, nell’esperienza di Whiteley, ha portato alcuni suoi pazienti a considerare la possibilità di rimuovere chirurgicamente le loro ghiandole sudoripare. Un’altra conseguenza per la salute è l’insonnia: quando ci addormentiamo, il nostro cervello rilascia un ormone antidiuretico, l’ADH, che regola il funzionamento dei reni e ci evita di alzarci per fare pipì nel cuore della notte.
Se si beve troppa acqua, però, il livello di liquidi nell’organismo supera il limite consentito e rende "inattivo" l’ormone ADH.I "bevitori compulsivi" rischiano, inoltre, di alterare l’equilibrio elettrolitico del corpo e "diluire" eccessivamente il sangue. Con conseguenze serie, che vanno dalla predisposizione a malattie cardiovascolari alla morte. Ad alterarsi sarebbe il ciclo sodio-potassio, due minerali fondamentali per la vita umana, e lo stato di salute delle cellule cerebrali, che sarebbero portato a "gonfiarsi". Su questa strana forma di dipendenza, insomma, ci sarebbe poco da scherzare perché in medicina sono noti – seppur rari – casi di morte per overdose d’acqua.
Come sempre negli articoli di salute pubblicati sul nostro sito raccomandiamo di chiedere il parere del proprio medico o di uno specialista prime di cambiare le proprie abitudini alimentari soprattutto se si soffre di varie patologie.