Il riso rosso fermentato e una dieta sana per ridurre il colesterolo e contro i rischi cardiovascolari. E’ quanto spiega Matteo Pirro, direttore S.C. Medicina interna dell’Universita’ degli Studi di Perugia.
E lo fa a margine del convegno "Stili di vita e prevenzione cardiovascolare", promosso dalla casa farmaceutica Mylan, alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dove si e’ appunto discusso di dati, prevenzione, alimentazione e, appunto, nutraceutici. "I nutraceutici sono alimenti o parti di alimenti capaci di fornire un beneficio alla salute, sia in termini di prevenzione che di cura- continua Pirro- Tra questi il riso rosso fermentato riduce il colesterolo e protegge il cuore". Commentando i risultati di una ricerca Iqvia, secondo la quale il 90% degli intervistati e’ consapevole che il colesterolo alto fa male al cuore, ma il 61% non ricorda i propri valori – quindi di fatto non li controlla – Pirro osserva che la maggioranza della popolazione "non da’ sufficientemente peso all’importanza che il colesterolo ha nel determinare nel tempo danni, a livello delle arterie e degli organi, in particolare a livello del cuore, e quindi puo’ provocare o favorire la comparsa dell’infarto, e anche di danni a livello del cervello, e quindi favorire ictus".
Dati sui quali "c’e’ una forte evidenza" scientifica, alla quale negli ultimi anni si e’ aggiunta la prova che "anche modesti incrementi della colesterolemie, mantenuti per lungo tempo, sono in grado di esercitare un effetto altrettanto dannoso". Da qui l’importanza di concentrarsi non solo su pazienti che hanno il colesterolo alto ma anche sulla fascia di popolazione che ha un solo fattore di rischio, magari ipertesi o fumatori, dai 40 anni in poi, con modesti incrementi del colesterolo ma che lo trascura. Proprio a coloro e’ suggerito, fra le altre cose, di assumere integratori, in particolar modo i nutraceutici.
"La possibilita’ di assumere un integratore specifico- conclude Pirro- che combini diverse sostanze con azione sul colesterolo, come riso rosso fermentato, berberina, policosanoli, con ingredienti quali astaxantina, coenzima Q10 e acido folico, permette di sfruttare l’azione complementare dei singoli componenti e ottenere una riduzione significativa dei livelli di colesterolo". Gli italiani pensano che i livelli di colesterolo alto tra i primi 3 fattori di rischio cardiovascolare, dopo l’ipertensione e al pari dell’iperglicemia. Oltre il 90% degli italiani ritiene infatti il colesterolo alto rischioso o molto rischioso.
Ma nonostante vi sia una diffusa conoscenza sul tema, solo su 10 hanno fatto un controllo nell’ultimo anno: di questi, il 61% non ricorda i propri valori e oltre un terzo di chi li ricorda ha un’errata percezione del proprio rischio: dichiara di avere il colesterolo nella norma, ma cita valori sopra soglia. Lo rivela un’indagine di Iqvia condotta su un campione di 1.000 italiani.