Medicina, un paziente su 4 che soffre di psoriasi e a rischio di artrite e malattia di Crohn. Si tratta di patologie estremamente diverse tra loro, che però condividono gli stessi meccanismi immunitari e infiammatori di base, e sono perciò spesso presenti in associazione.
E’ questo l’obiettivo dell’Accademia nazionale di Medicina che ha organizzato il corso Gestione Multidisciplinare delle malattie infiammatorie immunomediate. Il corso organizzato dall’Accademia Nazionale di Medicina si terrà con il contributo non condizionante di Biogen e dedicato a dermatologi, reumatologi e gastroenterologi. Secondo gli specialisti sono circa 2 milioni gli italiani che soffrono di malattie infiammatorie immuno-mediate come la psoriasi, l’artrite o le malattie infiammatorie croniche intestinali, che condividono meccanismi molecolari comuni e sono spesso presenti in associazione.
Queste malattie infatti hanno un importante denominatore comune: uno stato infiammatorio cronico ad indicare che qualcosa nel sistema immunitario non funziona a dovere e sbaglia bersaglio dirigendosi contro se stesso. Molte ricerche hanno appunto evidenziato che i pazienti che soffrono di malattie autoimmuni sono più esposti al rischio di svilupparne nel tempo altre rispetto alle persone sane: in particolar modo psoriasi, spondiloartriti e malattia di Crohn sono presenti in associazione nel 25% dei pazienti. Le prove del collegamento tra le diverse patologie arrivano da un’analisi pubblicata su Jama Dermatology che ha valutato e analizzato i dati di 8 milioni di malati con psoriasi confrontandoli con quelli di persone sane. Il paziente arriva dallo specialista di riferimento per la patologia più evidente, ma un medico attento e avvertito può riconoscere le ‘bandierine rosse’ indicative delle altre malattie e consentirne una diagnosi davvero precoce, che poi si traduce in una terapia più tempestiva e anche più adeguata, tagliata su misura sulle vere necessità del paziente". L’arrivo dei farmaci biologici, impiegati per molte di queste malattie, ha infatti rivoluzionato profondamente l’approccio consentendo non solo una cura più incisiva della singola patologia, ma anche di trattare contemporaneamente l’infiammazione presente in organi diversi.
Ma cos’è l’artrite?
L’artrite è un’infiammazione delle articolazioni. Può interessare una o più articolazioni e può essere acuta o cronica. I sintomi dell’artrite sono: dolore, gonfiore articolare. Spesso, ma non necessariamente, arrossamento della cute e rigidità articolare. Può essere presente febbre, talvolta con brividi. Ma cos’è la psoriasi? La psoriasi può essere definita come uno stato di instabilità della crescita dell’epidermide in alcune sedi. Non si tratta di una malattia vera e propria, quanto di una anomalia della crescita dell’epidermide, che può comparire e scomparire spontaneamente. Essa riguarda solo la cute e non ha un riscontro, ad esempio, negli esami del sangue. a psoriasi si manifesta in varie forme. Le principali sono: in placche, guttata, pustolosa, eritrodermia, seborroica, amiantacea.
Ma cos’è il morbo di Crohn? La malattia di Crohn è un’infiammazione cronica intestinale che può colpire tutto il tratto gastrointestinale. Le cause sono ancora sconosciute. È caratterizzata da ulcere intestinali, spesso alternate a tratti di intestino sano, e, se non curata adeguatamente, può portare a complicanze quali stenosi o fistole che possono richiedere un intervento chirurgico. I sintomi possono variare dal dolore addominale, alla diarrea cronica, alla perdita di peso o alla febbricola. Può anche interessare la regione anale con fistole o ascessi. La terapia immunosoppressiva e il controllo regolare permettono di controllare la malattia e la sua progressione nella maggior parte dei casi.
La malattia di Crohn può manifestarsi in maniera diversa a seconda delle localizzazioni intestinali. I sintomi più frequenti sono diarrea cronica, spesso notturna, associata a dolori e crampi addominali, talvolta con perdite di sangue misto alle feci, e con febbricola che insorge alla sera, oppure con dolori articolari, o con altre manifestazioni non intestinali. Spesso ci può essere un calo di peso importante. A volte, si può manifestare a livello anale con fistole o raccolte di pus.