La dieta chetogenica dei 21 giorni è tra le diete più seguite da sempre per dimagrire di diversi chili senza lo stress del digiuno forzato. La dieta chetogenica, proposta agli inizi del secolo scorso per il trattamento delle crisi epilettiche, a partire dagli anni ’70 si è andata affermando come una delle diete più seguite dalla popolazione generale per perdere peso.
Mentre il ruolo della dieta chetogenica nel trattamento dell’epilessia farmacoresistente è stato riconosciuto anche in ambito scientifico, il suo utilizzo nel trattamento dell’obesità rimane un argomento dibattuto e controverso. Sia gli effetti neuroprotettivi che gli effetti sul peso delle diete chetogeniche sono riconducibili alle modificazioni del metabolismo energetico cellulare indotte dalla chetosi.
La dieta chetogenica dei 21 giorni consente di dimagrire perché si basa sul consumo di alcuni alimenti che fanno attivare il metabolismo e bruciano i grassi accumulati.
Quando si riduce drasticamente l’apporto di glucidi, la modificazione del rapporto tra la concentrazione di insulina e quella di glucagone promuove la mobilizzazione dei lipidi dai depositi tissutali, promuovendone l’ossidazione a scopo energetico. Essendo rallentata la conversione del glucosio in piruvato, l’acetil-Co-A viene prevalentemente shiftato verso la produzione di corpi chetonici che, perdurando la condizione di chetoacidosi, vengono utilizzati a livello del sistema nervoso centrale, dove forniscono energia e contribuiscono alla comparsa di senso di sazietà, e dal muscolo cardiaco: la loro eliminazione avviene a livello polmonare (alito acetosico) e renale (tamponati dai cationi Na, K, Ca e Mg).
Cosa si mangia nella dieta chetogenica dei 21 giorni
Esempio di menù settimanale completo, giorno per giorno.
Lunedì: colazione con uno yogurt, 40-50 g di frutta secca e una fonte proteica, come 50 g di prosciutto crudo. Spuntino: 5 noci. Pranzo: merluzzo al vapore, verdure cotte al vapore e un frutto. Merenda: 5 mandorle. Cena: carne di pollo da accompagnare con mix di verdure a foglia larga da condire con olio o burro.
Martedì: colazione con una tazza di latte parzialmente scremato e un piccolo panino ai cereali con prosciutto cotto. Spuntino: 5 mandorle. Pranzo: pesce magro, come il polpo, con verdure a scelta e una mela. Merenda: uno yogurt bianco magro.Cena: carne di vitello e insalata, più un frutto.
Mercoledì: colazione con un panino ai cereali con bresaola e del formaggio magro. Spuntino: 5 noci. Pranzo: hamburger magro cotto ai ferri, insalata mista e un frutto a scelta. Merenda: un pezzo di parmigiano. Cena: due uova sode con melanzane grigliate più una pera.
Giovedì: colazione con una spremuta d’arancia o succo di frutta più cereali integrali. Spuntino: due fette di ananas o due fette biscottate con miele.Pranzo: formaggio magro con insalata di pomodori.Merenda: un frutto a scelta.Cena: zuppa di legumi.
Venerdì: colazione con una tazza di latte parzialmente scremato e un panino con prosciutto crudo. Spuntino: 5 mandorle. Pranzo: pesce bianco accompagnato da mix di verdure e una mela.Merenda: un pezzo di parmigiano.Cena: carne di vitello con insalata più un frutto.
Sabato: colazione con uno yogurt magro e 4 fette biscottate. Spuntino: un frutto a scelta.Pranzo: salmone e verdure a scelta.Merenda: un frutto a scelta.Cena: carne di tacchino, insalata e un arancio.
Domenica: colazione cpon cereali integrali e succo di frutta. Spuntino: yogurt bianco magro.
Pranzo: riso con verdure a scelta e una mela. Merenda: un pezzo di parmigiano.Cena: carne di tacchino cotta ai ferri più verdure a scelta e una pera. Come facciamo sempre nelle diete pubblicate sul nostro sito raccomandiamo di chiedere il parere del proprio medico o di uno specialista prima di seguire qualsiasi dieta o regime alimentare dietetico soprattutto se si soffre di varie patologie tra cui il diabete. Infine ricordiamo che la dieta sopraelencata è puramente indicativa e che la dieta va sempre elaborata e preparata da un medico specialista in base alle singole caratteristiche della persona.