La dieta per il colesterolo alto prevede il consumo di una serie di alimenti che in maniera naturale aiutano a controllare i valori del colesterolo. La dieta per abbassare il colesterolo si basa su alcune regole, ecco quali.
Nella dieta per il colesterolo alto bisogna limitare l’apporto di alimenti ricchi di acidi grassi saturi e di colesterolo come grassi di origine animale: carni grasse (maiale, agnello, montone, oca), salumi, frattaglie, burro, panna, latte intero, formaggi con più del 40% di grassi, tuorlo d’uovo, ecc; oli di arachide, di palma, di cocco, strutto, alimenti fritti; brioche varie, dolci, piatti pronti industriali; cioccolato e bevande al cioccolato, gelati; preferire le carni bianche, il pollame, il pesce e i crostacei, così come il latte, gli yogurt e i formaggi scremati.
Inoltre nella dieta per abbassare il colesterolo alto bisogna privilegiare gli alimenti ricchi di grassi insaturi come olio di oliva, di girasole, di vinaccioli, di mais, di colza; aumentare l’apporto di omega 3 e quindi mangiare pesci grassi dei mari freddi (sgombri, sardine, acciughe, salmone non di allevamento); semi di lino e di colza, nella frutta secca e nelle noci; ortaggi verdi a foglia (valerianella, cavolo, lattuga) e alghe commestibili. In pratica bisogna seguire una dieta che si basa su un’alimentazione equilibrata e varia, ricca di frutta e verdura, comprendente lipidi scelti con cura, proteine e glucidi, preferibilmente di forma lenta (pane, cereali).
La pasta, il riso e il pane possono essere considerati dei buoni alimenti, soprattutto quando consumati integrali e in dose corretta: la quantità di fibre e di proteine contenute è abbondante e aiuta la gestione del colesterolo. Il consiglio è quello di consumare alimenti integrali almeno tre o quattro giorni a settimana, in modo da variare i menù giornalieri e assumere comunque alimenti nutrienti. Inoltre è possibile rivolgersi a qualcosa di un po’ più ricercato puntando su: chicchi di farro o di orzo, quinoa, grano saraceno, amaranto (quest’ultimo, nonostante il valore nutritivo simile agli alimenti elencati prima, va usato come condimento perché dopo la cottura forma una specie di gelatina a causa delle dimensioni ridotte del chicco). Carne e uova: sono da preferire le carni magre come petto di pollo o tacchino e, in generale, le carni bianche.
Le carni rosse, quelle conservate, gli affettati e gli insaccati sono spesso troppo grassi per essere considerati una buona scelta. In particolare è il tipo di grasso a essere importante: questi alimenti apportano acidi grassi saturi, che sono tra le cause dell’aumento di lipidi nel sangue. Anche diversi tagli di interiora, come la trippa o il cervello, ne sono ricchi. Anche le uova apportano molti grassi saturi e colesterolo, soprattutto nel tuorlo. Consumare uova intere tutti i giorni potrebbe portare ad aumentare i livelli ematici di grassi, ma il solo albume, composto da proteine, non ha questa limitazione.
Il pesce migliore da preferire in caso di iperlipidemia è il pesce azzurro, ovvero il pesce oceanico pescato, perché ricco di acidi grassi omega-3. Come sempre nelle diete pubblicate sul nostro sito raccomandiamo di chiedere il parere del proprio medico soprattuto se si soffre di varie patologie. Quelle sopralencate sono dei consigli indicativi che vanno comunque seguiti solo dopo aver sentito il parere del proprio medico di famiglia.