Il nostro corpo si sta lentamente adattando all’uso dei dispositivi mobili e per questo uno studio scientifico ha dimostrato che l’uso massiccio degli smartphone sta provocando lo sviluppo di uno ”spuntone” osseo dietro al cranio. David Shahar, scienziato della University of The Sunshine Coast in Australia ha analizzato le radiografie del cranio nell’ultimo ventennio notando la novità.
La protusione occipitale, una volta considerata rara, oggi è sempre più comune. Su 218 radiografie, realizzate su persone con un’età tra i 18 e i 30 anni, il 41% aveva lo spuntone; in una percentuale del 10% la formazione aveva una lunghezza di almeno 20 millimetri. Il più lungo raggiungeva i 35,7 millimetri. Secondo Shahar la maggiore incidenza deriverebbe dall’utilizzo sempre maggiore di smartphone ed in generale dei dispositivi che si tengono in mano fin dall’infanzia e che richiedono un maggiore impegno del collo per mantenere la testa in equilibrio.
La posizione spinge il corpo allo sviluppo di un nuovo osso per accrescere la superficie che mantiene il cranio. (Fonte e foto Scientific Reports)