La dieta per diabetici, secondo alcuni studi e secondo l’opinione degli esperti della Società Italiana di Diabetologia Sid e la dieta vegetariana o dieta vegana. E’ una dieta ideale contro il diabete poiché migliora il compenso glicemico.
Negli ultimi anni la dieta vegetariana ha attirato l’attenzione della comunità scientifica perché diversi studi epidemiologici ne suggeriscono potenziali benefici su indice di massa corporea, ipertensione, eventi coronarici, alcuni tipi di cancro e aspettativa di vita. Gli studi condotti nei diabetici dimostrano che questa dieta migliora il compenso glicemico e altre anomalie metaboliche, riducendo il fabbisogno dei farmaci anti-diabete. Secondo l’Unione Vegetariana Europea, l’Italia (insieme con la Germania) ha il più alto tasso di vegetarianismo nell’Unione Europea. Per stabilire dunque se la dieta vegetariana sia realmente valida e possa essere raccomandata al paziente diabetico come alternativa alla dieta tradizionale, gli esperti della Sid hanno analizzato le evidenze scientifiche derivanti dagli studi osservazionali e d’intervento che hanno valutato: l’efficacia della dieta vegetariana sul rischio di sviluppo del diabete mellito tipo 2; gli effetti sul controllo glicemico e sulle complicanze cardiovascolari del diabete; la sua adeguatezza nutrizionale.
Dopo un’attenta revisione degli studi gli esperti della Sid concludono che, "nonostante i risultati degli studi finora disponibili siano consistenti nel mostrare gli effetti benefici della dieta vegetariana e vegana nella cura del diabete mellito tipo 2 e sul controllo dei fattori di rischio cardiovascolare, prima di poter raccomandare queste diete come una valida e sicura alternativa alla dieta convenzionale, sono necessari ulteriori studi d’intervento su campioni più numerosi di pazienti, che testino l’efficacia di queste diete indipendentemente dall’azione sul peso e da altri fattori confondenti e la loro adeguatezza nutrizionale nel lungo termine in varie fasce d’età".
Ma vediamo cosa emerge dagli studi sugli effetti della dieta vegetariana e sulla prevenzione del diabete mellito tipo 2. Molto importanti a questo riguardo sono gli studi condotti sulle comunità degli Avventisti del 7 giorno (un gruppo religioso incoraggiato dalla chiesa ad evitare il consumo di carne, pesce, uova, caffè, alcol e tabacco). I risultati del "The Adventist Health Study-2", uno studio condotto sugli ‘Avventisti del 7 giorno’ americani e canadesi (22.434 uomini e 38.469 donne di diverse etnie, aderenti a diversi modelli di dieta vegetariana) dimostrano che il rischio di diabete era più basso del 49% nei vegani, del 46 per cento nei latto-ovo vegetariani e del 30% nei pesco-vegetariani, rispetto ai non vegetariani. I semivegetariani avevano un rischio di diabete intermedio, inferiore del 24 per cento rispetto ai non vegetariani.
In questa popolazione le diete vegetariane hanno inoltre dimostrato un beneficio non solo nei confronti del diabete, ma anche dei fattori di rischio cardio-metabolico, delle malattie cardiovascolari, di alcuni tipi di cancro (colon e del tratto gastro-intestinale) e della mortalità totale. Una dieta a base di alimenti vegetali apporta in genere meno calorie rispetto alla ‘dieta occidentale’, prevenendo il sovrappeso e l’obesità. L’esclusione della carne dalla dieta riduce l’apporto di grassi saturi, con effetti positivi sul profilo lipidico e sul rischio cardiovascolare. Infine, un elevato consumo di alimenti vegetali incrementa l’introito di fibra che aumenta il senso di sazietà, previene l’incremento del peso corporeo, riduce l’indice glicemico della dieta, e apporta composti bioattivi con proprietà antiossidante e chemio-preventiva.
La dieta vegetariana per diabetici e controllo glicemico del paziente diabetico: i risultati degli studi d’intervento nei pazienti diabetici tipo 2 suggeriscono che seguire una dieta vegetariana offre maggiori vantaggi sul peso corporeo, sul controllo glicemico e lipidico, anche rispetto alle diete basate sulle raccomandazioni nutrizionali dell’American Diabetes Society (Ada) e/o dell’European Society for the Study of Diabetes (Easd). La dieta vegetariana consente inoltre di ridurre il fabbisogno dei farmaci anti-diabete. Una metanalisi del 2014, condotta su diabetici che seguivano una dieta vegana e latto-ovo-vegetariana, e confrontata con una dieta convenzionale dimostra che la dieta vegetariana/vegana riduce di più l’emoglobina glicata e il peso corporeo, i livelli di colesterolo Ldl e la microalbuminuria delle 24 ore, migliorando al contempo la sensibilità all’insulina.
La dieta vegetariana e controllo delle complicanze del diabete mellito: le malattie cardiovascolari sono responsabili del 70 per cento circa della mortalità totale nei pazienti affetti da diabete; il 70 per cento dei soggetti diabetici presenta ipertensione e l’associazione diabete-ipertensione aumenta il rischio di eventi cardiovascolari. Diversi studi hanno dimostrato che la prevalenza di ipertensione è più bassa nei vegetariani rispetto agli onnivori. Una revisione degli studi di intervento, che ha valutato l’impatto della dieta vegetariana sui livelli di colesterolo, ha dimostrato che il ‘cocktail’ più efficace per ridurre il colesterolo ‘cattivo’ (Ldl) è la dieta vegetariana associata al consumo di frutta a guscio, soia e/o fibre, seguito dalle dieta vegana e ovo-latto vegetariana.
Questa dieta riduce del 35% di colesterolo Ldl, effetto simile a quello ottenuto con le statine. Trattandosi di studi raccomandiamo a coloro che soffrono di diabete di rivolgersi al proprio medico di famiglia prima di seguire qualsiasi dieta vegetariana o vegana, una raccomandazione che facciamo sempre in tutte le diete pubblicate sul nostro sito, soprattutto se si soffre di varie patologie.