Ictus e stenosi aortica: la Tavi come terapia alternativa alla chiurgia. Lo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine su impianto transcatetere di valvola aortica. L’impianto transcatetere di valvola aortica (TAVI) con valvola cardiaca SAPIEN 3 ha dimostrato la sua superiorità rispetto alla chirurgia tradizionale anche per le persone con stenosi aortica grave ritenute a basso rischio per l’intervento di sostituzione valvolare tradizionale a torace aperto.
Sono i risultati ad un anno dello studio PARTNER 3, un importante trial clinico condotto sulla TAVI in pazienti a basso rischio, pubblicato online sul prestigioso New England Journal of Medicine. Lo studio PARTNER 3 ha assegnato in maniera randomizzata 1.000 pazienti di 71 centri tra marzo 2016 e ottobre 2017, affetti da stenosi aortica severa sintomatica con basso rischio chirurgico, a sottoporsi a TAVI con la valvola SAPIEN 3 o a intervento chirurgico tradizionale con qualsiasi valvola chirurgica disponibile in commercio. Tutti i pazienti sono stati seguiti per almeno un anno ed è previsto un follow-up clinico ed ecocardiografico a 10 anni. Gli importanti risultati dello studio PARTNER 3 dimostrano che la TAVI ha raggiunto la superiorità, con una riduzione del 46% del tasso di eventi per l’endpoint primario dello studio, che è una combinazione di mortalità per tutte le cause, ictus e riospedalizzazione ad un anno.
"Gli studi PARTNER hanno mostrato risultati sempre più a favore della TAVI. Nello studio PARTNER 3, la TAVI con la valvola SAPIEN 3 ha mostrato una mortalità notevolmente bassa e una frequenza di ictus disabilitante dell’1,0% a un anno contro il 2,9% della chirurgia. Ciò dimostra gli evidenti benefici della TAVI per i pazienti con stenosi aortica sintomatica grave. Sulla base di questi risultati a un anno, la TAVI dovrebbe essere considerata la terapia di prima scelta per la maggior parte delle persone con stenosi aortica grave. È anche molto incoraggiante vedere che il 96% dei pazienti operati con TAVI è stato dimesso ed è ritornato a casa dopo l’intervento ed è quindi stato in grado di tornare rapidamente alla sua vita quotidiana", afferma Giuseppe Tarantini, Direttore UOSD Cardiologia Interventistica del Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari del Policlinico Universitario di Padova e Presidente GISE, Società Italiana di Cardiologia Interventistica.
"Se mi si chiede quale sia il futuro della chirurgia, penso che con i dati appena pubblicati, la sostituzione valvolare chirurgica tradizionale dovrebbe essere riservata solo ai pazienti con valvola aortica bicuspide, tratto di efflusso ventricolare sinistro gravemente calcificato o aortopatia. Tuttavia, questi rappresentano la minoranza dei soggetti affetti da stenosi aortica grave”. Nel mondo sono stati sottoposti a TAVI più di 600.000 pazienti. La valvola SAPIEN 3 ha ottenuto il marchio CE per il trattamento di pazienti con stenosi aortica severa sintomatica a medio e alto rischio chirurgico; non è ancora approvata per il trattamento dei pazienti a basso rischio.