La dieta per abbassare il colesterolo alto prevede il consumo di tanta verdura, frutta, legumi e cereali integrali. In particolare ci sono 10 alimenti che aiutano ad abbassare il colesterolo e tenerlo sotto controllo.
Il colesterolo è un grasso, in gran parte prodotto dall’organismo e in minima parte introdotto con la dieta, fondamentale per assolvere diverse funzioni nell’organismo.Vediamo quali sono e le proprietà benefiche per l’organismo: fragole, pomodori,anguria, pistacchi,legumi, avena, orzo, noci, mele e melanzane. Fragole: uno studio ha evidenziato che le fragole aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi. Ad un gruppo di volontari in buona salute è stato richiesto di consumare mezzo chilo di fragole ogni giorno per un mese. Il merito sarebbe delle antocianine, i pigmenti che donano al frutto il caratteristico colore rosso. Pomodori: i pomodori sono un rimedio naturale per contrastare il colesterolo alto e l’ipertensione, soprattutto se mangiati cotti e con regolarità. Il merito è del licopene, un carotenoide antiossidante che contribuisce inoltre a ridurre il rischio di infarto e di ictus. Secondo gli esperti che hanno condotto lo studio in questione, il licopene può ridurre il colesterolo LDL fino al 10% se assunto ogni giorno in dosi superiori a 25 milligrammi.
Anguria: l’estate si avvicina e presto sarà tempo di anguria, una vera e propria alleata per il cuore e per ridurre il colesterolo LDL. Un gruppo di ricercatori ha evidenziato che l’anguria protegge il cuore grazie alla citrulina, una sostanza già nota alla comunità scientifica per le sue proprietà benefiche contro ipertensione e malattie cardiache. Secondo alcuni studiosi, basterebbe una fetta di anguria al giorno per aiutare il nostro organismo a ridurre i livelli di colesterolo cattivo. Pistacchi: i pistacchi potrebbero rappresentare l’arma segreta per combattere pressione alta, stress e colesterolo. Secondo gli scienziati che di recente hanno condotto una ricerca in proposito, mangiare con regolarità dosi contenute di pistacchi aiuterebbe in modo concreto a tenere sotto controllo alcuni problemi di salute, compresi il colesterolo alto e l’ipertensione. I pistacchi se assunti in piccole quantità e con regolarità, aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e ad aumentare i livelli di colesterolo buono e di antiossidanti nel sangue.
Legumi: una porzione di legumi al giorno aiuta ad abbassare il colesterolo. Via libera dunque a ceci, fagioli, piselli e lenticchie. Secondo uno studio pubblicato in Canada, i legumi ci aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL del 5% se consumati una volta al giorno. Nello stesso tempo si ridurrebbe il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Sono sufficienti 130 grammi di legumi al giorno per avere effetti positivi. I legumi inoltre offrono al nostro corpo un ricco apporto di proteine e di sali minerali. Tra i legumi troviamo anche la soia, che secondo la Harvard Medical School avrebbe però effetti più modesti rispetto a quanto comunemente si creda. Chi preferisce non consumare soia, dunque, può scegliere tra gli altri legumi.
Avena: la Harvard Medical School indica l’avena tra gli alimenti che possono aiutare ad abbassare il colesterolo. Potrete, ad esempio, scegliere i fiocchi d’avena per arricchire la vostra colazione ed accompagnarli a della frutta fresca e di stagione. L’avena aiuta ad abbassare il colesterolo grazie alla sua ricchezza di fibre. Secondo gli esperti, dovremmo assumere da 20 a 35 grammi di fibre ogni giorno, tra cui 10 grammi di fibre insolubili. Orzo: anche l’orzo e altri cereali integrali, per via della loro ricchezza di fibre possono contribuire ad abbassare il colesterolo. Nei negozi di prodotti biologici potrete acquistare sia cereali integrali in chicco da utilizzare per la preparazione di primi piatti e di insalate che fiocchi di cereali integrali per la colazione, oppure le relative farine da utilizzare per la preparazione casalinga del pane o della pasta.
Noci: noci, ma anche mandorle e arachidi, insieme ad altre tipologie di frutta secca, secondo gli studi più recenti sono benefiche per abbassare il colesterolo. Consumare circa 50 grammi di frutta secca al giorno, secondo quanto indicato dalla Harvard Medical School, aiuterebbe ad abbassare il colesterolo del 5%. Inoltre la frutta secca contiene altri nutrienti benefici per il cuore, perciò il suo consumo viene consigliato per la prevenzione dei disturbi cardiaci. Mele: una mela al giorno toglie il medico di torno e aiuta ad abbassare il colesterolo. Le mele sono davvero un toccasana per la nostra salute e secondo alcune ricerche condotte nel Regno Unito, mangiare una mela al giorno ridurrebbe le morti dovute al rischio cardiovascolare proprio come assumere una statina al giorno, ma senza effetti collaterali. Le statine sono farmaci che vengono prescritti proprio per abbassare il colesterolo. Le mele sono ricche di pectina, che contribuisce al loro effetto benefico. Altri tipi di frutta particolarmente utili sono uva, agrumi e le già citate fragole.
Melanzane: ancora da Harvard, ecco la segnalazione di un ortaggio particolarmente indicato per abbassare il colesterolo. Si tratta delle melanzane, che hanno un basso contenuto di calorie e che allo stesso tempo sono ricche di fibre. Dunque ricordiamo di consumarle spesso, soprattutto quando sono di stagione. Il colesterolo è un grasso coinvolto nel processo di digestione, grazie alla formazione della bile; partecipa alla produzione di vitamina D, utile per la salute delle ossa; favorisce la costruzione della parete delle cellule, in particolare del sistema nervoso; è il precursore di ormoni come il testosterone e gli estrogeni.
Il colesterolo, viene trasportato nel sangue per mezzo di specifiche lipoproteine che si differenziano in base a dimensione e densità: distinguiamo dunque il colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL), cosiddetto “cattivo” poiché si può depositare nelle pareti delle arterie. Ciò contribuisce enormemente alla genesi dell’aterosclerosi – il restringimento dei vasi -, una condizione spesso associata allo sviluppo di malattie cardiovascolari (infarto, ictus cerebrale); il colesterolo HDL, quello legato alle lipoproteine ad alta densità è definito “buono”pechè non provoca alcun danno alle arterie ma, anzi, rimuovendo il colesterolo dalle pareti dei vasi per trasportarlo al fegato è garanzia di protezione se presente in buona quantità. L’aumento dei livelli plasmatici di colesterolo non è prerogativa solo dell’adulto ma può verificarsi, soprattutto per motivi genetici, anche nel bambino (la cosiddetta ipercolesterolemia familiare, che conta un caso ogni 500 abitanti).
Il colesterolo viene prodotto per circa l’80% dal nostro organismo e la quota rimanente viene assorbita dal cibo di origine animale che consumiamo. Se tutto funziona correttamente, più assumiamo colesterolo e meno ne produciamo e viceversa, per mantenere il giusto equilibrio di questa molecola nel nostro corpo. Tuttavia può capitare che questo equilibrio venga interrotto e si abbia ipercolesterolemia e le cause possono essere molteplici: legate alla genetica, alla dieta (troppe calorie, troppi grassi saturi o trans, troppi zuccheri semplici), a particolari malattie come il diabete, o a problemi endocrini (tiroide), al fumo o ad una scarsa attività fisica. Un’influenza importante nel controllo dei livelli di colesterolo plasmatico è svolto dall’alimentazione: infatti la correzione dello stile alimentare, nelle forme lievi, può rappresentare la sola terapia, ma anche in associazione con una terapia farmacologica, una alimentazione adeguata può potenziare l’efficacia dei farmaci ipocolesterolemizzanti e permettere di ridurre la posologia e gli eventuali effetti collaterali.