L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree che determina una infiammazione cronica dei bronchi con iperreattività a numerose cause irritative. Colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo, può insorgere a qualsiasi età e può essere legata o meno ad una sensibilizzazione allergica.
L’asma causa ricorrenti episodi di dispnea (affanno) caratterizzati da respiro sibilante e senso di costrizione toracica, accompagnati da tosse; gli attacchi sono più frequenti al mattino o durante la notte. L’asma può essere trattata e tenuta sotto controllo, permettendo così al paziente di svolgere una vita abbastanza normale. Le vie aeree sono simili ai rami di un albero, via via più piccoli, man mano che si diramano e servono a veicolare l’aria che respiriamo dentro i polmoni. In condizioni di normalità, l’aria entra nelle vie aeree e arriva agli alveoli polmonari, una sorta di estroflessioni a grappolo d’uva che originano dalle ultime ramificazioni bronchiali.
Negli alveoli polmonari il sangue si carica di ossigeno contenuto nell’aria inspirata e si libera dell’anidride carbonica che viene eliminata con l’espirazione successiva. Quando l’asma non è sotto controllo, l’infiammazioni delle pareti delle vie aeree le rende ispessite ed edematose,ostacolando il passaggio dell’aria; inoltre le cellule muscolari che circondano le vie aeree possono contrarsi più o meno violentemente restringendo le vie aeree (broncospasmo), ed ostacolando ancora di più il passaggio dell’aria che infine può essere impedito anche dalla la produzione di secrezioni (muco) che riempiono vie aeree.
Ma quali sono i sintomi dell’asma? I sintomi principali dell’asma sono: respiro sibilante o fischi , tosse (che peggiora di notte), difficoltà di respiro (episodi ripetuti), senso di costrizione toracica (episodi ripetuti), Questi sintomi possono presentarsi o peggiorare di notte e in alcune stagioni. Peggiorano in seguito all’esposizione ad allergeni, fumo, emozioni, sforzi intensi, infezioni virali. Una volta effettuata la diagnosi, grande importanza riveste anche il riconoscimento di una imminente crisi asmatica. I principali sintomi d’allarme che ne fanno presagire l’arrivo possono essere riassunti come segue: tosse, spesso insistente, respiro sibilante, difficoltà respiratoria, senso di costrizione toracica, risvegli notturni con fame d’aria. Nei soggetti sotto trattamento, la necessità di ricorrere più volte ( > 4 volte) ai farmaci d’emergenza nella stessa giornata. Questo è un importante campanello d’allarme di una situazione asmatica non controllata adeguatamente che dovrebbe essere rivalutata rapidamente dal proprio medico, possibilmente il giorno stesso.
La terapia per l’asma viene somministrata principalmente per via inalatoria (i farmaci sono disponibili come aerosol predosati in bombolette pressurizzate, erogatori a polvere secca, aerosol) e consiste in: farmaci di fondo ( farmaci che hanno la caratteristica di modificare in meglio l’andamento della malattia nel tempo) che servono a tenere sotto controllo i sintomi ed evitano gli attacchi; questi farmaci si assumono regolarmente. I più efficaci sono i corticosteroidi inalatori, ai quali, se il controllo dell’asma non è raggiunto e mantenuto, si possono associare i beta2-agonisti a lunga durata d’azione, gli antileucotrienici o la teofillina a rilascio controllato (N.B. i beta2-agonisti a lunga durata di azione devono essere sempre utilizzati in associazione con i corticosteroidi inalatori); farmaci al bisogno (broncodilatatori, beta2-agonisti a rapida insorgenza d’azione) servono a risolvere rapidamente i sintomi in caso di crisi di asma; se vengono utilizzati dal paziente troppo spesso, significa che la malattia non è controllata e che è necessario recarsi dal medico urgentemente per rivedere e adeguare la terapia ricorrendo all’utilizzo dei farmaci di fondo. Il trattamento della rinite o sinusite o poliposi nasale, se presenti, può migliorare i sintomi dell’asma. Nei casi di asma chiaramente associato a sensibilizzazione allergica, il trattamento precoce in età pediatrica della patologia da allergia, mediante immunoterapia specifica può prevenire lo sviluppo di asma.
Spesso i pazienti portatori di queste patologie, presentano anche un’ipersensibilità all’aspirina, la cui assunzione va quindi evitata. In ogni caso non bisogna mai sottovalutare la malattia e, in particolare, le riacutizzazioni perché una grave crisi d’asma può essere mortale. In caso di shock anafilattico (la forma più grave di reazione allergica che può essere mortale in brevissimo tempo) che può sia complicare l’ asma grave, che simularlo, è necessario somministrare subito adrenalina per via intramuscolare (sono disponibili appositi kit per le emergenze), ossigeno, antistaminici e cortisonici per via endovenosa. Gli individui a rischio di shock anafilattico devono tenere sempre con sé i kit di emergenza. Inoltre, è’ importante che i pazienti e coloro che se ne prendono cura, siano istruiti e periodicamente riverificati dal proprio medico alla gestione della malattia e all’uso corretto dei farmaci per le emergenze.