La tisana al cardamomo è la tisana ideale quando si è a dieta. E’ drenante e favorisce la digestione riducendo il gonfiore intestinale. Inoltre è un valido rimedio contro il diabete e l’alitosi. Ecco come si prepara la tisana al cardamomo.
Ingredienti per una tisana: 1 cucchiaio di semi di cardamomo, acqua, miele o zucchero di canna. Versate il contenuto di una tazza e mezza di acqua in un pentolino. Una volta che ha raggiunto l’ebollizione versate un cucchiaio di semi di cardamomo in un colino da tè e, una volta adagiato il colino nel pentolino, lasciate bollire per circa altri 5 minuti. Lasciate riposare la tisana per qualche minuto e dolcificate a piacere utilizzando del miele o dello zucchero di canna. Il cardamomo è una spezia di origine naturale molto pregiata, utilizzata soprattutto nella cucina orientale e conosciuta fin dai tempi degli antichi Greci e Romani.
La medicina ayurvedica considera il cardamomo un’ottima cura per problemi al sistema urinario, per la tosse e le emorroidi, mentre la medicina tradizionale cinese lo usa per il mal di stomaco e la dissenteria. Un infuso a base di cardamomo è un vero toccasana contro il raffreddore e libera immediatamente le vie respiratorie combattendo al contempo la stanchezza che tipicamente accompagna gli stati influenzali. Il cardamomo è un rimedio naturale molto utilizzato in India per la cura dei denti e le infiammazioni gengivali, per tosse e raffreddore, per problemi di digestione e intestino irritabile. Sembra inoltre essere un efficace antidoto contro il veleno di serpenti e scorpioni.
Il cardamomo è consigliato nelle diete poiché aiuta a bruciare il grasso, basta bere un infuso prima di ogni pasto principale. Uno studio indiano del 2009 evidenzia che 3 grammi di polvere di cardamomo al giorno riescono a ridurre stabilmente la pressione del sangue. Inoltre il cardamomo abbassa gli zuccheri nel sangue: parecchi studi hanno poi messo in evidenza il rapporto tra insorgenza del diabete di tipo 2 e livelli insufficienti di manganese. Il cardamomo è ricco di questo minerale e, quindi, risulterebbe un valido alleato in una condizione di iperglicemia.