La dieta senza carboidrati per dimagrire fino a 5 kg in una settimana ha dei pro e dei contro. La dieta senza carboidrati è nota anche come dieta delle tre P ovvero dieta senza pane, pasta e pizza. Esistono vari modelli di dieta senza carboidrati come ad esempio le più note dieta a zona, dieta Atkins, dieta Dukan, dieta Scardsale e dieta chetogenica che pur condividendo una restrizione dei carboidrati, presentano quadri metabolici diversi.
Dieta senza carboidrati: i pro e i contro
Quali sono i pro o i vantaggi di una dieta senza carboidrati? L’innata vocazione di una dieta senza carboidrati è sicuramente quella dimagrante, nonostante diversi studi scientifici ne abbiano sottolineato anche le interessanti proprietà cliniche. Più precisamente, una dieta ipocalorica a basso contenuto di carboidrati, adeguatamente studiata e ben fatta ovviamente da uno specialista, potrebbe: migliorare il profilo glicemico e lipidemico, determinando anche un abbassamento dei valori di glicemia e colesterolo; potenziare le capacità ossidative, ossia potenziare il metabolismo, per brevi periodi; contribuire al ringiovanimento delle strutture cellulari; accelerare il calo peso.
Dieta senza carboidrati: i contro e gli effetti collaterali
Non tutti sanno che una dieta senza carboidrati può avere degli effetti collaterali. Tra quelli più frequenti ci sono: emicrania, stanchezza e difficoltà di concentrazione. Spesso questi effetti collaterali si verificano durante le fasi di forte restrizione da carboidrati, che spesso tendono a regredire spontaneamente nei successivi giorni, per ripresentarsi più intensi dopo diverse settimane. Altro effetto collaterale della dieta senza carboidrati è la stitichezza. La stitichezza e, più in generale, i disturbi dell’alvo, tendono invece ad accompagnare l’intero periodo dietetico, soprattutto se non adeguatamente supportato da tanta acqua e da integratori di probiotici, utili a preservare la salute dell’intestino. Per quanto efficace, e se supervisionata da un nutrizionista sicura, la dieta senza carboidrati presenta pertanto alcune inevitabili controindicazioni all’utilizzo. La patologia diabetica, piuttosto che altre patologie metaboliche e psichiatriche, l’attività fisica particolarmente intensa e l’età avanzata sono solo alcune delle condizioni nelle quali sarebbe preferibile, anche solo per perder peso, ricorrere a schemi dietetici diversi da quelli privi di carboidrati.
Dieta senza carboidrati: esempio schema
Prima di elencare un esempio di menù esempio di cosa mangiare nella dieta senza carboidrati ricordiamo che è fondamentale chiedere il parere del proprio medico di famiglia o di uno specialista. Ricordando le opportune differenze esistenti tra regimi dietetici chetogenici, regimi totalmente privi di carboidrati e destinati a fini speciali, e regimi dietetici Low Carb, ossia a ridotto contenuto di carboidrati, indicati invece nei dimagrimenti, anche rapidi, qui di seguito verrà elencato un esempio di menù giornaliero Low Carb costituito da 1250 Kcal con il 20% di carboidrati 35% di proteine e 45% di grassi.
- Esempio giornaliero di Dieta a basso contenuto di carboidrati:
- colazione con uno yogurt greco 150 g + Frutta di stagione 150 g.
- Spuntino: un bicchiere di centrifugato di sedano, carote e finocchi.
- Pranzo: insalata mista 200 g + Trancio di salmone al forno 150 g + Olio e.v.o. 1 cucchiaio.
- Merenda: Frutta secca 15 g.
- Cena: spinaci 200 g + Petto di pollo ai ferri 200 g + Olio e.v.o. 2 cucchiai
Sarebbe tuttavia opportuno sapere che nel medio e lungo periodo, questo iniziale vantaggio legato alla restrizione da carboidrati, tenderebbe a ridursi per poi scomparire. Pertanto, l’uso di diete senza carboidrati, a fini dimagranti, potrebbe aver senso come “start dietetico” per poi, assolutamente passare ad un regime dietetico Mediterraneo. Sottolineiamo sempre l’importanza fondamentale di evitare il fai da te e rivolgersi al medico, che saprà valutare le precise esigenze del paziente e mettere a punto il regime alimentare più adatto.