Domotica e Internet of Things sono ormai sempre piu’ presenti nelle case degli italiani, anche se magari molti ne sono ancora inconsapevoli. Basti pensare a come si stanno diffondendo gli altoparlanti intelligenti con assistente virtuale come Google Home o Amazon Echo.
Le tecnologie per la smart home sono ormai numerose sul mercato e i prezzi sono sempre piu’ accessibili, il problema e’ che non sempre soluzioni di produttori diversi riescono a comunicare fra loro, limitandone le potenzialita’ e costringendo gli utenti a districarsi tra applicazioni diverse a scapito della usabilita’ e della semplicita’. E’ proprio per superare questo problema che il Politecnico di Milano, attraverso il suo laboratorio interdipartimentale IoT Lab, ha avviato lo scorso settembre il progetto Open Lab Smart Home allo scopo di dare vita a un ecosistema costituito da dispositivi prodotti da aziende diverse ma interoperabili nella maniera piu’ semplice e naturale per l’utilizzatore.
"Attraverso una serie di demo e casi d’uso della smart home abbiamo dimostrato come, attraverso dispositivi e soluzioni di produttori diversi, si possa ottenere una integrazione, sia in ambito locale sia a livello di servizi cloud, in grado di fornire all’utente finale un valore costituito da una pluralita’ di servizi che le singole soluzioni non possono offrire" spiega Antonio Capone, responsabile scientifici dell’IoT Lab.