Roma, 21 mar. – Creare un sistema che classifica le notizie e ne certifica l'affidabilità , che sia di supporto a tutti gli utenti – professionisti e non – del web e dei social media. Questo è l'obiettivo di SocialTruth, un progetto europeo multiculturale e multidisciplinare ideato e sviluppato da un consorzio internazionale di 11 partner guidati dall'Iccs di Atene, il cui motto è 'Embedding veracity in social media and web'.
SocialTruth è stato sviluppato per combattere le notizie false applicando le più moderne e recenti tecnologie. L'originalità del progetto si basa sull'idea di creare un ecosistema aperto, democratico, pluralistico e distribuito che permetta un facile accesso a vari servizi di verifica e validazione, garantendo scalabilità e la costruzione della fiducia, in un ambiente completamente decentralizzato.
L'elevata affidabilità è la caratteristica distintiva del sistema, alimentata dalla tecnologia block-chain, per il controllo della reputazione, che avviene cosi in modalità diffusa, ovvero senza intermediari o autorità centrali. Ciò per garantire una maggiore sicurezza e pluralità del processo di verifica. Dopo un'analisi preliminare, che ha portato a stabilire i requisiti funzionali del sistema, l'architettura tecnologica e i requisiti etici, SocialTruth sta ora passando alla fase di implementazione del suo motore e si avvicina alla prima versione di test.
Il progetto è stato già presentato da alcuni membri del consorzio in occasione di incontri e conferenze tematiche sulla disinformazione e sulle fake news. In questi ambiti, i relatori hanno potuto confrontarsi ad alti livelli e discutere sui rimedi e sulle soluzioni ai problemi generati dalla rapida crescita e diffusione dei social media, che hanno di conseguenza dato anche il via alla produzione di notizie poco affidabili, molto spesso senza fondamento, ma in particolare diffuse senza alcun controllo. Una situazione che si sta progressivamente deteriorando.
Secondo un recente studio del Mit, le false informazioni vengono diffuse sei volte più velocemente della verità, spesso con impatti devastanti. Un singolo tweet diffuso nel 2013 da un account hackerato dell'Associated Press, che riportava, in maniera falsa, il ferimento di Barack Obama in un attacco terroristico, ha provocato un calo stimato di 136,5 miliardi di dollari nell'indice S&P 500.
Finanziato dal programma di ricerca e innovazione di Horizon 2020 dell'Unione europea, SocialTruth porterà beneficio ai singoli utenti, controllando l'affidabilità dei contenuti dei social media e bloccando la disinformazione, e aiuterà le organizzazioni dei media, gli autori di contenuti e i giornalisti a migliorare le loro attività e risorse investigative con un nuovo strumento per controllare diverse fonti multimediali e creare così un ecosistema sul web e sui social media di qualità più sostenibile e orientato alla sicurezza.
Le funzionalità di SocialTruth saranno testate e valutate da una vasta gamma di utenti finali e professionisti in quattro prove pratiche in diversi siti e contesti europei e nel 2021, dopo 3 anni di lavoro e test, sarà reso disponibile a tutta la comunità. Il consorzio di SocialTruth comprende partner appartenenti a 6 paesi europei, in particolare Grecia, Polonia, Francia, Italia, Romania e Regno Unito, rispondendo così alle specifiche della Ue nel fornire una ampia varietà di professionalità con differenti modalità di approccio al problema al fine di giungere ad una ottimale soluzione a misura dei cittadini della Unione europea.
Tre rinomati istituti di ricerca: Iccs-Institute of communications and computer systems (Atene-Grecia), Utp-University of sciences and technology (Bydgoszcz – PL), Lsbu-London south bank university (Londra – UK). Tre partner tecnologi e sviluppatori di software: Thales (Parigi – FR), Expert System France (Parigi – FR) e Qwant (Parigi – FR) insieme a due società di consulenza gestionale: Tecoms (Roma – IT) e Zanasi & Partners (Modena – IT).
Il consorzio SocialTruth è integrato da due importanti gruppi editoriali: Adnkronos (Roma – IT) e DeAgostini Scuola (Roma – IT) e da InfocoCons (Bucarest – RO), un'organizzazione di consumatori molto attiva.