Di cannabis legale in Italia si parla da diversi anni. Nel corso del tempo, si sono fatte strada diverse proposte normative e testi che, dopo le discussioni nelle sedi istituzionali, sono diventati legge. Il primo esempio da chiamare in causa a tal proposito è la Legge 242/2016, entrata in vigore nel gennaio del 2017. Da allora, è possibile a tutti acquistare e assumere cannabis legale e prodotti da essa derivati.
Per capire bene cosa si intende con l’espressione appena ricordata, quali sono i limiti di un testo normativo che ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per il nostro Paese e soprattutto come si procede all’acquisto, non ti resta che seguirci nelle prossime righe.
Erba legale: quale si può comprare in Italia?
Uscendo dal terreno terapeutico – che risponde a leggi diverse rispetto a quella ricordata nelle righe precedenti – quando si parla di cannabis legale si inquadra quella selezionata con lo scopo di ottenere piante caratterizzate da una percentuale di THC molto bassa. Parliamo di preciso di una quantità non superiore allo 0,2% (0,6 se si considera la soglia di tolleranza introdotta dal legislatore per venire incontro ai produttori).
Dove si può acquistare
Nel nostro Paese, si può comprare erba legale online presso e-commerce verticali. Da non dimenticare è anche la possibilità di acquistarla presso i tanti punti vendita che, negli ultimi tempi, sono cresciuti di numero in diverse città d’Italia.
Chi può farlo? Chi ha compiuto 18 anni. Online, l’attestazione della maggiore età viene richiesta attraverso un banner. In situazioni di vendita offline, può essere richiesta la carta d’identità o, nel caso dei distributori attivi 24 ore su 24 e presenti davanti a molti negozi, la tessera sanitaria.
Cannabis vs prodotti derivati
Quando ci si approccia al mondo della cannabis legale a basso contenuto di THC, è necessario rammentare l’esistenza di diversi prodotti. Ci sono le infiorescenze derivanti dalle piante di sesso femminili, perfette per chi ha già un po’ di esperienza con l’utilizzo della cannabis ed è in grado di apprezzare l’intensità del sapore e le sfumature floreali delle numerose varietà disponibili, ma anche altri prodotti che, invece, sono derivati dai principi attivi.
Tra questi, è possibile chiamare in causa l’olio di CBD o cannabidiolo, metabolita della cannabis noto, tra i vari motivi, per la sua forte efficacia rilassante. Da non dimenticare sono anche i trinciati al CBD, la risposta giusta per chi si fa le sigarette home made, così come i cristalli. Questi ultimi, adatti a chi ha già un po’ di esperienza esattamente come le infiorescenze, vengono quasi sempre vaporizzati.
Nell’ambito dei prodotti derivanti dai principi attivi della cannabis, un doveroso cenno va dedicato alle formulazioni per gli animali da compagnia. In questo caso, i metaboliti della cannabis possono essere assunti sia sotto forma di olio – non sono mai puri, ma diluiti in un vettore – o attraverso delle capsule. Doveroso è citare la presenza di altri ingredienti, dalla vitamina E, alla pappa reale, fino alla moringa.
Come avere la certezza di acquistare cannabis di qualità?
A questo punto, è naturale chiedersi come avere la certezza di acquistare cannabis di qualità. In questi frangenti, la cosa migliore da fare è comprare online e documentarsi sulle pagine del sito scelto in merito al luogo della produzione, senza dimenticare i metodi utilizzati per la coltivazione (che dovrebbe essere biologica).
Per avere la sicurezza di comprare cannabis solo da aziende certificate, la cosa migliore da fare è scrollare la home page e guardare se, nel footer, è specificato il numero di Partita IVA, garanzia della presenza, dietro al sito, di un’azienda che, ogni giorno, si impegna per fornire prodotti di livello eccellente, contribuendo a una filiera che, nonostante i cambiamenti degli ultimi tempi, necessita ancora di diversi miglioramenti. Per rendersene conto. Basta rammentare che la sopra citata Legge 242/2016 non menziona assolutamente l’uso umano e, di fatto, oggi come oggi, c’è un forte vuoto normativo in Italia.