RAGUSA – Riaprono le porte dello splendido Teatro Donnafugata, gioiello barocco nel cuore di Ragusa Ibla, per accogliere, finalmente in presenza, il pubblico appassionato di teatro per la nuova stagione teatrale “Un sogno chiamato Palcoscenico”.
Si parte questa sera 6 dicembre alle 20,30 con replica questo martedì 7 dicembre alla stessa ora con “Baiardo e Brigliadoro, Cavalli e paladini – Dall’Orlando furioso all’Opera dei Pupi” con la regia di Sergio Maifredi. Sul palcoscenico l’attore e musicista Mario Incudine insieme al fisarmonicista Antonio Vasta fanno rivivere l’antica tradizione siciliana dei cantastorie dell’opera dei Pupi, accompagnati da un cantore d’eccezione, Moni Ovadia. Gli artisti, con musica e parole, raccontano storie di paladini, di avventure, duelli e inseguimenti, e lo fanno da un punto di vista insolito. Protagonisti di queste gesta sono infatti due nobili destrieri, Baiardo, il cavallo di Rinaldo, e Brigliadoro, il cavallo di Orlando, in prima linea ad affiancare i paladini di Francia, interpreti dei tanti racconti dell’Opera dei Pupi. È un omaggio ad un’arte antica che ha visto nei secoli, di piazza in piazza, molti cantastorie aprire il loro cartellone variopinto e iniziare a raccontare gesta di paladini e cavalieri di Francia in Sicilia, sotto gli occhi curiosi di nobili e popolani, adulti e bambini. E assistere a quest’opera ci fa tornare un po’ bambini, ci appassiona coinvolgendoci in fantastiche avventure, in cui il coraggio dei destrieri si rispecchia nelle gesta dei paladini che portano sulle loro groppa.
L’eclettico artista Mario Incudine, musicista, attore e regista, incontra le note del musicista polistrumentista Antonio Vasta e, con la partecipazione del poliedrico Movi Ovadia ci trasportano in un tempo andato, facendoci vivere le storie romanzesche dell’epopea carolingia. “Baiardo e Brigliadoro, Cavalli e paladini – Dall’Orlando furioso all’Opera dei Pupi” è il primo dei sette spettacoli della nuova stagione e, riprendendo le parole delle direttrici artistiche del teatro, Vicky e Costanza Di Quattro, in riferimento a “Un sogno chiamato palcoscenico, abbiamo finalmente la possibilità di chiudere gli occhi e di riaprirli in teatro, abbandonando per qualche ora la frenetica quotidianità per lasciarci andare ai sogni e alle emozioni che solo il teatro sa regalare ai suoi spettatori”.
E sempre oggi, ma alle ore 18, parte anche la prima edizione di “Per Ragusa in teatro è un’altra storia”, un interessante programma di cinque conferenze culturali con protagonista il prof. Giuseppe Barone, autore della recente “Storia mondiale della Sicilia” edita da Laterza. Indagherà sulla costruzione dell’identità culturale, con i suoi “caratteri originali”, della città di Ragusa, che lungo il medioevo e l’età moderna ha fatto parte di una ricca e popolosa Contea, dove sono stati realizzati con successo plurisecolari sistemi di autogoverno e di sviluppo agroindustriale. Il periodo storico di riferimento che esplora la costruzione dell’identità urbana del capoluogo ibleo, va dal secolo XV al XVIII. Si inizia questo lunedì pomeriggio con la conferenza dal titolo “Nel segno dei Cabrera”. Con il passaggio dai Chiaramonte ai Cabrera, Ragusa concentra nella prima metà del XV secolo il potere politico ed economico del più grande stato feudale della Sicilia. In compagnia del prof. Barone ci sarà l’eccelso attore Moni Ovadia.
Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare al numero telefonico 334.2208186. Gli eventi della stagione teatrale hanno il contributo del Comune di Ragusa, dell’Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, della Banca Agricola Popolare di Ragusa e di Villa San Giorgio. Sponsor sono Randstad, ST Sergio Tumino, Marina Iblea, Reale Mutua agenzia di Ragusa, Argo Software e Rosso di Sicilia. Info su www.teatrodonnafugata.it