Ragusa – Prosegue l’impegno del Partito democratico ragusano sul tema del bullismo e cyberbullismo che lo ha visto sempre impegnato nelle sue varie articolazioni.
Proseguendo sulla scia dell’impegno profuso sulla questione dal parlamentare regionale del Pd Nello Dipasquale all’Ars, ora la segreteria cittadina ha organizzato un incontro che si terrà venerdì 17 dicembre, alle ore 17.30, presso il ristopub Binario 7 (via Martoglio, 7 – Ragusa) proprio sul tema “Bullismo e cyberbullismo. Fenomeno e norma siciliana”. Introdurrà e modererà l’incontro il segretario cittadino del PD, Peppe Calabrese. Interverranno: Calogero Termini, pediatra, già Garante dei Diritti dell’infanzia ed ex diretotre generale dell’Azienda Ospedaliera di Ragusa; la docente Francesca Modica. Le conclusioni saranno affidate a Nello Dipasquale, promotore e relatore all’Assemblea Regionale Siciliana, del ddl contro il bullismo diventato legge per la Sicilia. E in proposito ricordiamo quanto lo scorso 3 novembre lo stesso Dipasquale ebbe a dichiarare al momento della approvazione del disegno di legge per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo “si tratta di un traguardo importante che premia un lavoro legislativo imponente: iniziato nell’aprile del 2018 con la presentazione da parte del Partito Democratico del ddl n. 239 “Interventi per la prevenzione ed il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sul territorio della Regione” scelto come ddl pilota perché ad esso sono seguite altre proposte di legge da parte di altrettante forze politiche presenti in aula parlamentare e che sono state tutte unificate in un unico testo che ha sostenuto l’esame di tutte le Commissioni per terminare il proprio percorso a giugno di quest’anno.
Si è trattato di un lavoro che puntava a un obiettivo largamente condiviso e prova ne è, infatti, la presentazione di tanti ddl che andavano tutti nella stessa direzione. Importantissimi, poi, sono stati i confronti avviati in Commissione V con associazioni e specialisti che hanno dato il proprio contributo per la versione finale del ddl”. Poi lo stesso Dipasquale spiegava “la norma dota la Sicilia di strumenti adatti a frenare il dilagare dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, della cyber pedofilia e del sexting, promuovendo e sostenendo programmi e progetti per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psico-fisica dei minori e del rispetto dei sentimenti relativi alla sfera dell’affettività e della sessualità. Con la legge si punta, inoltre, alla promozione di interventi finalizzati all’uso consapevole di Internet e al contrasto del fenomeno del revenge porn e alla diffusione non consensuale di immagini e video espliciti. Si prevedono quindi finanziamenti per campagne di sensibilizzazione, iniziative di carattere culturale e ricreativo, corsi di formazione progetti che coinvolgano le scuole e anche le istituzioni che si occupano di servizi minorili. Sono ammessi a finanziamento anche programmi a favore delle vittime di tali fenomeni e programmi di recupero per gli autori degli atti che si intendono contrastare. Possono beneficiare dei finanziamenti i Comuni, le istituzioni formative, scolastiche e universitarie, aziende sanitarie e soggetti del terzo settore, associazioni sportive, istituti penitenziari, nelle modalità spiegate più nel dettaglio nella norma.
Con la legge, inoltre, viene istituita la Giornata regionale di educazione all’utilizzo informato e consapevole dei nuovi media, dei social network e del web, da celebrarsi ogni anno nel primo lunedì del mese di ottobre. Inoltre, con lo scopo di creare una sinergia tra tutti gli attori che possono contribuire a prevenire, gestire e contrastare i fenomeni del bullismo, del cyberbullismo, della cyber pedofilia e del sexting sul territorio è istituita, presso la Giunta regionale, la Consulta regionale sul bullismo e sul cyberbullismo. In ultimo, ma non meno importante, le aziende sanitarie provinciali sono autorizzate ad attivare nei consultori familiari di competenza, un ambulatorio per l’ascolto, il riconoscimento precoce e il trattamento della sofferenza psicologica dei minori vittime di questi fenomeni”. (da.di.)