Ragusa – Le dichiarazioni programmatiche del primo cittadino ragusano Peppe Cassì sul PNRR contenute nella lettera aperta sul Piano Nazionale di Ripesa e Resilienza, cozzano immediatamente contro la voce critica del movimento Territorio, che “nel corso dell’ultima riunione dell’Esecutivo di Segreteria ha avuto modo di analizzare la lettera aperta del sindaco Cassì sul PNRR e sui possibili riflessi per la nostra città” e mette subito le mani avanti “dov’è ‘l’azione di intensa rigenerazione e di trasformazione del centro storico, delle contrade, di Marina di Ragusa, citata dal sindaco Cassì?”.
Poi il movimento creato da Nello Dipasquale propone le proprie riflessioni sia in merito a quanto il Comune avrebbe intenzione di mettere in atto, in base a quello di cui, già a marzo l’assessore allo sviluppo economico, Giovanna Licitra, in consiglio comunale, dichiarava in merito ad interventi da realizzare con le somme del recovery plan finalizzati a venire incontro agli effetti negativi determinati dalla crisi pandemica, in termini di sostegno alle imprese e per il sostegno ai livelli occupazionali, ovvero il raddoppio della Ragusa Marina di Ragusa, costo 70 milioni, progetto della provincia regionale, il progetto per il Teatro Marino, 2 milioni, quello per il Parco del Castello di Donnafugata, 3 milioni e mezzo, e quello per il palazzo della Cancelleria, 1,3/1,4 milioni di euro, oltre al progetto di riqualificazione urbanistica dell’area dell’ex scalo merci, sia relativamente alle proposte individuate e portate a Roma dal Libero Consorzio, che riguardavano principalmente interventi nel settore delle Infrastrutture, dell’Ambiente e del Turismo, Il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela, la rifunzionalizzazione dei collegamenti stradali fra Vittoria, Scoglitti e l’asse litoraneo, il raddoppio della S.P. n. 25 Ragusa – Marina di Ragusa, il ripascimento dei tratti del litorale ibleo in erosione , tutti interventi fondamentali per lo sviluppo e la crescita di settori strategici dell’economia della nostra provincia, quali l’ agricoltura, l’ambiente, ed il turismo.
Quindi l’Esecutivo di Segreteria di Territorio ricorda le affermazioni di Cassì su ATI idrico e SRR per poi arrivare al nodo centrale della questione. E riportando le affermaziomi del sindaco “l’anno 2022 sarà decisivo per la messa a terra dei progetti. È in programma la formazione di tavoli intersettoriali al lavoro sulle sei Missioni previste e la creazione di una struttura interna composta da segretario generale, dirigenti e funzionari cui sarà demandata la gestione operativa” chiede “quelle del marzo scorso (dell’assessore Giovanna Licitra n.d.r.), allora, solo parole?” e prosegue ma quello che ha lascito maggiori perplessità è il passaggio del sindaco Cassì sulla “azione di intensa rigenerazione e di trasformazione del centro storico, delle contrade, di Marina di Ragusa”.
Non riusciamo a capire il senso di queste parole, non si comprende quale può essere questa azione, sia in città che nelle contrade e a Marina di Ragusa e, soprattutto si vorrebbe capire che nesso c’è con i fondi del “Next-Generation EU” (NGEU) che sembrano destinati a tutt’altri progetti, più consistenti ma non legati al territorio comunale” e conclude “a cosa serve, quindi, la lettera aperta di Cassì?” (da.di.)